Si è svolta la scorsa settimana presso la sede di ANIE Confindustria la XII Giornata della Ricerca. “Progettare le Smart City: fornitori di tecnologie e stakeholder a confronto per costruire le città del futuro” il titolo scelto per l’incontro, che ha visto la partecipazione non solo delle aziende ANIE, portatrici delle più innovative tecnologie, ma anche dei rappresentanti della PA nazionale e locale, potenzialmente interessati all’implementazione di progetti Smart City. Obiettivo centrale della Giornata è stato quello di portare all’attenzione del pubblico e delle istituzioni il ruolo centrale che le tecnologie prodotte dalle imprese elettroniche ed elettrotecniche possono ricoprire in questa grande trasformazione.
Benché non esista una definizione univoca del concetto di ‘smart city’, infatti, è indubbio che il comune denominatore di ogni sua interpretazione sia la prevalente componente tecnologica. Parliamo allora di una città digitale? Non solo: la costruzione di uno spazio digitale integrato, basato su piattaforme tecnologiche avanzate, è solo il primo passo per la realizzazione di una ‘città intelligente’. Occorre infatti un’elevata trasversalità nell’applicazione delle nuove tecnologie ad ambiti molto diversificati, rinnovando così le infrastrutture esistenti
L’industria dell’elettronica ed elettrotecnica può allora dare un contributo imprescindibile in questo processo: energia e building, trasporti e mobilità, sicurezza e automazione, sono solo alcuni dei settori chiave in cui le aziende ANIE operano. Le imprese aderenti alla Federazione, che nel corso della Giornata hanno avuto l’occasione di illustrare ai presenti la portata innovativa del loro lavoro, hanno dimostrato che è ormai tempo di smettere di discutere circa ciò che potrebbe essere fatto per la realizzazione della Smart City e di iniziare a concretizzarla, anche attraverso interventi che possono sembrare minori, ma che in realtà costituiscono comunque un passo in avanti verso la città del futuro.
Inoltre, non bisogna dimenticare che questo ripensamento dello spazio urbano risponde ad alcuni problemi concreti che il futuro pone: aumento della popolazione mondiale, ampi fenomeni di urbanizzazione, crescita della domanda di energia, maggior sensibilità all’impatto ambientale.
Se è vero che entro il 2030 la popolazione urbana raggiungerà quota 60%, diventa fondamentale per l’Italia uno sfruttamento razionale dei nuovi Fondi Europei di Sviluppo Regionale 2014-2020, in vista dei quali l’Unione europea ha chiesto a tutti gli Stati membri di dotarsi di un’apposita Agenda urbana. In questo senso l’Italia ha deciso di dotarsi di uno specifico PON (Programma Operativo Nazionale) dedicato alle città metropolitane.