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ANIE Confindustria condivide il manifesto che il presidente Squinzi ha presentato alle parti politiche che si candidano a governare il Paese. Dall’intervento sul cuneo fiscale allo snellimento della PA, dal federalismo responsabile alla riduzione dell’Ires, dagli investimenti in ricerca e innovazione al rilancio degli investimenti, gli obiettivi e le proposte del manifesto “Crescere si può, si deve” sono immanenti a tutto il comparto industriale che ANIE rappresenta.

Nello specifico, per quanto riguarda la federazione delle imprese elettroniche ed elettrotecniche, questi sono i dati contro cui attivare quella che il presidente Squinzi ha efficacemente definito come “terapia d’urto”: in un anno, da novembre 2011 a novembre 2012, secondo i dati Istat, l’elettrotecnica ha avuto un calo della produzione industriale del 10,5% e l’elettronica del 4,9% (-7,6% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale).

“I numeri, nella loro durezza, dicono che la primaria necessità dell’“agenda ANIE” è quella di riportare al centro dell’attenzione il manifatturiero – dichiara il presidente Claudio Andrea Gemme – Un Paese come l’Italia, che ha costruito il suo benessere per decenni su questo comparto, non può reggere la propria economia solo sui servizi. Per questo ANIE è impegnata ogni giorno a difendere gli interessi dell’impresa dalla spietata concorrenza straniera e dalla crisi di domanda interna anche con iniziative molto concrete, come il tavolo in difesa della microelettronica attivato a Bruxelles dal Commissario Tajani, insieme alle parti sociali e alle associazioni europee di settore.”

“Resta inoltre viva più che mai – prosegue Gemme – la nostra concreta e immediatamente attuabile proposta di un grande programma nazionale per la manutenzione. Un piano di efficientamento energetico che, applicato sia al building che alle reti, possa da un lato spingere verso quell’orizzonte green che rappresenta il futuro prossimo e dall’altro ridare ossigeno e liquidità alle aziende. Investire in infrastrutture ha infatti da sempre un forte valore anticongiunturale. ANIE, la casa delle tecnologie, possiede tutte le competenze tecniche e tecnologiche per giungere all’obiettivo. Aggiungo che manutenere significa anche riqualificare dal punto di vista energetico e dunque ridurre il costo dell’energia che oggi grava in maniera pesantissima sull’industria.”

“In questa direzione – conclude il Presidente ANIE – rientra anche la necessità di rendere prima possibile effettivi gli indirizzi contenuti nella Strategia Energetica nazionale, così da garantire regole certe per lo sviluppo della green economy e delle rinnovabili e l’utilizzo intelligente delle risorse energetiche. Abbiamo l’occasione storica di scrivere insieme un serio programma di politica industriale. I tempi della crisi non permettono esitazioni”.