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In vigore dal 1° ottobre, la Guida CEI 64-61Linee guida per l’ammodernamento delle colonne montanti dei condomini e indicazioni per la messa in opera degli impianti di servizi aggiuntivi” contiene le informazioni tecniche necessarie per l’ammodernamento delle colonne montanti vetuste di proprietà delle imprese distributrici di energia elettrica.
Come noto, l’intervento interessa le linee elettriche che fanno parte della rete di distribuzione di energia elettrica di bassa tensione (distribuzione secondaria) che, attraversando le parti condominiali, raggiungono i punti di connessione degli utenti, in edifici con apparecchiature di misura di energia elettrica collocate negli appartamenti o al piano (condomini allacciati alla rete elettrica prima del 1985). Lo scopo prefissato dall’ARERA è superare l’obsolescenza tecnologica delle colonne montanti, garantendo al tempo stesso la possibilità di offrire agli utenti una potenza fino a 6 kW. In questo caso, laddove ad esempio un utente abbia necessità di aumentare la propria potenza contrattuale (ad esempio in seguito all’acquisto di un piano di cottura a induzione o per l’installazione di un impianto di climatizzazione), dovrà solo stipulare un nuovo contratto con il proprio fornitore, in quanto decadrebbero i vincoli tecnici esistenti oggi per questi vecchi impianti.
A fronte dell’intervento, inoltre, l’ARERA ha deliberato il riconoscimento di un ristoro da parte del distributore per le opere edili a carico del condominio, proporzionale al numero di piani e di unità immobiliari e riferite al livello di pregio dello stabile (Deliberazione 12 novembre 2019 467/2019/R/eel). A questi importi (Figure 1 e 2), si somma l’importo derivante da eventuali opere edili relative al tratto di linea compreso tra il perimetro dell’edificio e il confine di proprietà (Figura 3).


Figura 1: Importi unitari massimi riconoscibili all’impresa distributrice o al condominio per l’ammodernamento delle colonne montanti senza centralizzazione dei misuratori, per le sole opere edili.

Figura 2: Importi unitari massimi riconoscibili al condominio per l’ammodernamento delle colonne montanti, con centralizzazione dei misuratori, comprensivi delle opere elettriche ed edili del nuovo impianto d’utenza.

Figura 3: Importo unitario massimo riconoscibile al condominio per l’effettuazione delle opere edili relative al tratto compreso tra il perimetro dell’edificio e il confine di proprietà e importo massimo riconoscibile al condominio.

Torniamo, però, alla Guida CEI 64-61. Molti potrebbero essere indotti a credere che le linee guida pubblicate dal CEI siano rivolte ai distributori di energia elettrica. In realtà il documento è stato pensato per fornire agli amministratori e agli utenti uno strumento di facile consultazione dove sono descritti gli interventi che devono essere eseguiti all’interno dello stabile per consentire l’ammodernamento delle colonne montanti dei distributori.
La parte più interessante, però, è l’Allegato 3, uno strumento prezioso a disposizione degli installatori e dei progettisti in cui sono specificati gli interventi che il normatore ritiene necessari affinché sia migliorata la sicurezza elettrica degli impianti utilizzatori all’interno del condominio (impianto di terra) e si rendano disponibili i servizi della comunicazione elettronica. Non solo. L’allegato contempla anche altri interventi a beneficio dell’elettrificazione dei consumi: i sistemi di produzione locale di energia elettrica (impianto fotovoltaico) con eventuale sistema di accumulo; la predisposizione del collegamento delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici; l’implementazione delle comunità energetiche.
Si tratta di predisposizioni che esulano dall’ambito di applicazione della Delibera ARERA, ma che certamente assumono particolare importanza, non solo per quei condomini oggetto di interventi di riqualificazione edilizia (es. superbonus 110%).

Figura 4: Copertina della Guida CEI 64-61:2021-09.

 

Antonello Greco
Membro CEI CT64