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impianti elettriciHo chiesto una dichiarazione di rispondenza per un immobile ante 1990 senza terra ma con differenziale OK, applicando quindi l’ art.6 c .3 D.M n.37 /08. Domanda rifiutata.
Un tecnico mi ha consigliato di aggiungere un trasformatore di isolamento da 3kVA. Ho letto sulla letteratura pareri discordanti e poco chiari nel funzionamento. Chiedo cortesemente un vostro parere. 

Granieri Filippo

La dichiarazione di rispondenza, in quanto documento sostitutivo della dichiarazione di conformità (decreto 37/08 art. 7: “6. Nel caso in cui la dichiarazione di conformità prevista dal presente articolo, salvo quanto previsto all’articolo 15, non sia stata prodotta o non sia più reperibile…”), non può essere rilasciato per impianti realizzati prima dell’entrata in vigore della Legge 46/90. Per tali impianti la dichiarazione di conformità non è esigibile. Una dichiarazione di conformità ai sensi della Legge 186/68 (alla regola dell’arte) non è una strada percorribile: un impianto con protezione differenziale ma senza impianto di terra non è “a regola d’arte”, anche se “non viola la legge”:

3. Gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all’origine dell’impianto, di protezione contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.

Il nostro parere in questi casi propende sempre per la realizzazione di un impianto di terra coordinato con la protezione differenziale (e relativa dichiarazione di conformità!).
La protezione per separazione elettrica è un metodo alternativo alla protezione mediante l’interruzione automatica del circuito. In caso di guasto verso la massa dell’apparecchio utilizzatore, la persona è attraversata da una corrente capacitiva che si richiude al secondario del trasformatore. Se la capacità verso terra è ridotta, la corrente che circola attraverso la persona non è pericolosa. Questo è valido solo se l’estensione del circuito è limitata.
Sebbene l’ottava edizione della Norma CEI 64-8 (art. 413.6) consideri la protezione per separazione elettrica nel caso di più apparecchi utilizzatori, prescrive caratteristiche peculiari in materia di installazione e di ispezionabilità, che la rende una misura non applicabile ad un intero appartamento.