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Vi chiedo un chiarimento riguardo una richiesta da parte di un verificatore ministeriale ad un mio cliente farmacista.
Il verificatore sostiene che, data la presenza della macchina per misurare la pressione, la farmacia deve essere controllata ogni due anni parificandola a locale a uso medico. Premetto che in farmacia non sono presenti differenziali classe a e nella zona dove si esegue il controllo della pressione non esiste nodo equipotenziale.
Prima di eseguire la verifica dovrebbe richiedere almeno l’esecuzione dei lavori mancanti?

Dentella Mario

La presenza di un apparecchio per la misurazione della pressione non è condizione sufficiente per classificare un locale come medico. Tale valutazione non spetta al verificatore (DPR 462) ma al datore di lavoro. Spetta al datore di lavoro (eventualmente consigliato dal suo consulente di fiducia), a seguito della valutazione del rischio elettrico, classificare i locali come ordinari, a maggior rischio in caso di incendio o medici di gruppo 0 o 1. Il datore di lavoro dovrà quindi incaricare un professionista per la progettazione e un installatore per la realizzazione degli impianti o degli adeguamenti necessari.
Infine, con la periodicità prevista dal DPR 462, ovvero 2 o 5 anni, il verificatore potrà eseguire la verifica (acquisendo come dato di partenza quanto deciso e realizzato) secondo quanto previsto dalle norme e regolamenti in vigore.
Consigliamo come approfondimento la lettura dei quesiti in materia di LOCALI MEDICI.

 

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