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~DIn data 4 luglio ho sottoscritto un contratto con una ditta edile per opere di ristrutturazione, con scadenza e collaudo al 25.08. All’interno c’era anche il rifacimento dell’impianto elettrico. Tale opera poi è stata subappaltata. Alla metà di ottobre non solo non erano stati completati i lavori edili ma nemmeno è terminata la parte elettrica (manca il montaggio di un paio di canaline, nulla di grave). 
Ho provveduto inoltre a fare la risoluzione del contratto con un avvocato.  Il problema ora è che non posso aprire la mia attività per via della mancanza della “certificazione”. La ditta si rifiuta di darmela perché io non gli pago la fattura a saldo, dato che non ha terminato nessuno dei lavori. Dato che da quello che ho letto, la dichiarazione di conformità non può essere rilasciata da nessun’altro, cosa devo fare?

Cecchetto Silvia

~RAi sensi delle vigenti disposizioni civilistiche alle attività di installazione non si applica il diritto di ritenzione di cui all’ articolo 2756 del Codice Civile. La ditta installatrice deve rilasciare la dichiarazione di conformità. Nel caso di specie il committente dell’impresa installatrice non è la sua azienda ma la ditta edile, è a quest’ultima che la ditta costruttrice degli impianti elettrici deve rilasciare la dichiarazione di conformità. Consigliamo di approfondire la problematica con l’avvocato.

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