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impianti elettriciOgni centralino di unità abitativa deve essere dotato di un interruttore generale per il sezionamento in base a quanto specificato dalla 64-8 in oggetto? Che cosa dice esattamente quell’articolo?
Se al posto di un interruttore generale ne vengono installati due, uno per la linea luce ad esempio, ed uno per la linea prese, la cosa è normativamente scorretta?

Ciro Scalera

impianti elettriciRiportiamo per comodità di lettura il testo dell’art. 37.4.1:

37.4.1 Generalità
Ogni unità abitativa deve essere dotata di uno o più quadri di distribuzione e di un interruttore generale, facilmente accessibile all’utente.  L’interruttore generale, qualora sia differenziale, deve essere selettivo (selettività totale differenziale) nei confronti degli interruttori differenziali a valle o dotato di SRD (dispositivo di richiusura automatica). Al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio, la protezione differenziale deve essere suddivisa su almeno 2 interruttori.
È consigliabile l’impiego di interruttori differenziali di tipo A, per la protezione dei circuiti che alimentano lavatrici e/o condizionatori fissi.
Per permettere successivi ampliamenti, i quadri devono essere dimensionati per il 15 % in più dei moduli installati, con un minimo di due moduli. NOTA Si ricorda che gli interruttori dei singoli circuiti devono essere facilmente identificabili, ad esempio, tramite targa (art. 514.1).
Il quadro di arrivo (principale) dell’unità abitativa deve essere raggiunto direttamente dal conduttore di protezione proveniente dall’impianto di terra dell’edificio, al fine di permettere la corretta messa a terra degli eventuali SPD tramite un opportuno mezzo di connessione.

Nell’articolo si prescrive un solo interruttore generale per l’unità abitativa. Nulla osta, a valle del suddetto, suddividere come meglio si crede l’impianto in più sezioni sottese ad almeno due protezioni differenziali.