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~DMolte guide e documentazioni dei fabbricanti di interruttori differenziali di tipo B, specificano che essi non possano essere installati a valle di altri differenziali non di tipo B. Questo perché una eventuale dispersione in corrente continua sino a 60 mA non verrebbe interrotta dall’interruttore differenziale di tipo B, ma accecherebbe per saturazione del toroide il differenziale a monte. Tuttavia di questo importante requisito non vi è traccia nella CEI 64-8. Si trova, però, in altre norme quali la CEI EN 50178 oppure la CEI EN 62477-1 relative alla sicurezza per l’elettronica di potenza. Tenuto conto che l’installatore di solito utilizza la CEI 64-8 che viene utilizzata per dichiarare la conformità alla regola dell’arte, questo requisito è veramente necessario?

Carlo Amadei

~RLe norme CEI EN 62477-1 e CEI EN 50178 sono norme di prodotto, ma non possiamo non tenerne conto. Nel caso di specie vi è da valutare in quale posizione viene installato l’interruttore differenziale di tipo B e quale tipo di altro differenziale (AC, A, F, selettivo, ritardato nel tempo o in corrente) è presente a monte e che tarature presenta.
Per discriminare la reale necessità dell’installazione indicata dalle norme di prodotto ma non dalla Norma CEI 64-8 la soluzione è valutare le condizioni di installazione e procedere ad una attenta valutazione del rischio e dei costi/benefici connessi.
In molti casi l’installazione di un tipo B a monte di un altro tipo B non è necessaria. L’accurata manutenzione dell’impianto elettrico con verifica periodica della funzionalità del dispositivo a monte (non di tipo B) può evitare installazioni o sostituzioni aventi difficile motivazione.