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Nel mese di dicembre 2017, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 26,9 miliardi di kWh, in aumento dell’1,7% rispetto ai volumi dello stesso mese dell’anno precedente. La performance della domanda ha risentito dell’effetto calendario e temperatura: quest’anno, infatti, dicembre ha avuto 2 giorni lavorativi in meno (18 vs 20) ma una temperatura di quasi un grado centigrado inferiore rispetto alla media di riferimento.

Secondo i primi dati provvisori elaborati da Terna, il totale dell’energia elettrica richiesta in Italia nel 2017 ammonta a 320,4 miliardi di kWh (in aumento del 2% rispetto al 2016; a parità di calendario l’incremento è del 2,3%) che rappresenta il valore più alto dal 2013.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di dicembre 2017 è stata ovunque positiva e sostanzialmente in linea con la media nazionale in tutte le aree del Paese: +1,7% al Nord, +1,5% al Centro e +1,8% al Sud. In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di dicembre 2017 ha fatto registrare una variazione leggermente positiva rispetto al mese precedente (+0,5%). Il profilo del trend si mantiene su un andamento stazionario.

Nel mese di dicembre 2017 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,6% con produzione nazionale e per la quota restante (12,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,9 miliardi di kWh) è diminuita del 6,1% rispetto a dicembre del 2016. Sono in aumento le fonti di produzione geotermica (+0,2%), fotovoltaica (+1%) ed eolica (+50,4%); in flessione le fonti di produzione idrica (-15,6%) e termica (-9,5%). La potenza massima richiesta a dicembre 2017 è stata di 54.045 MW, registrata il giorno martedì 19 alle ore 18, e risulta superiore dell’1,5% al valore registrato alla punta del corrispondente mese di dicembre 2016.