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Il legame tra energia e inquinamento è patrimonio comune. Il 94% degli italiani vede nella produzione e consumo di energia una causa di inquinamento. I principali colpevoli di queste esternalità negative sono nell’ordine: petrolio, nucleare e carbone; mentre solare ed eolico sono in coda alla classifica.
Nell’opinione pubblica è altrettanto chiara la connessione tra inquinamento e salute: il 72% del campione individua l’inquinamento come una delle principali cause di mortalità. Questo è quanto emerge dal primo sondaggio sui costi dell’energia realizzato da Twig e commissionato da Behind Energy. L’analisi è stata condotta su un campione 1.000 intervistati e ha coinvolto 800 cittadini e 200 professionals (imprenditori, top manager, ….).

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I risultati dovrebbero servire a illuminare il dibattito in Italia sulle varie fonti di energia e indirizzare le scelte di politici e policy maker per quanto riguarda il nostro futuro energetico”, afferma Michele Appendino presidente di Behind Energy. “Il pubblico italiano così come la business community sono pronti per una riflessione più equilibrata sulle nostre scelte in materia perché capiscono l’impatto in termini di inquinamento, salute, disastri ambientali e costo economico delle esternalità generate da scelte passate in termini di politica energetica.

Inquinamento, catastrofi naturali e smaltimento dei rifiuti sono i primi problemi legati all’ambiente individuati dagli italiani. I professionals, a differenza del resto della popolazione, riconoscono come più grave il tema dell’inquinamento e dello smaltimento dei rifiuti, mentre il cittadino comune dà maggior peso alle catastrofi ambientali che peraltro caratterizzano le cronache odierne.

L’interesse degli italiani in generale sui temi energetici è molto alto. L’86% del campione ha detto di essere interessato all’energia e la crisi economica ha certamente contribuito a cambiare l’orizzonte dei cittadini.

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Secondo la maggioranza degli intervistati (oltre il 60%) le fonti rinnovabili sono la soluzione principale per risolvere i problemi energetici, in seconda battuta la riduzione dei consumi e l’aumento dell’efficienza energetica. Continuare a sfruttare i combustibili fossili non è invece contemplata come soluzione al problema energetico.

Nonostante negli ultimi mesi sia molto diminuito il prezzo della benzina, prevale un senso di preoccupazione rispetto all’aumento dei costi dell’energia legato anche alla fine delle fonti fossili. L’energia ha infatti un impatto percepito fortissimo nel bilancio familiare e sul posto di lavoro in particolar modo fra i professionals.

Per la prima volta sono state analizzate le attribuzioni spontanee tra aggettivi e fonti energetiche. Le fonti fossili e il nucleare catalizzano i giudizi più negativi come “costoso”, “brutto”, “pericoloso” e “dannoso per la salute”. Mentre emerge l’associazione tra solare e “indispensabile”, non più solo solare “verde” ed ecologico. La retorica rispetto agli incentivi sembra aver fatto breccia: solare ed eolico sono infatti al primo posto della classifica nelle percezioni delle fonti maggiormente incentivate. Sorprende tuttavia che circa 1/3 degli intervistati individui anche il petrolio tra le fonti più incentivate. Il petrolio inoltre è visto come la causa di guerre dall’83% del campione.

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Sulle tematiche ambientali gli italiani hanno tradizionalmente evidenziato un divario netto tra gli aspetti legati all’opinione (o ai valori) e quelli legati al comportamento. Fino al recente passato l’adesione a queste istanze non ha mai determinato una presa di coscienza tale da comportare un cambiamento negli stili di vita o nell’agenda delle priorità. I risultati della ricerca sottolineano che, anche in virtù della perdurante crisi economica, siamo di fronte a un profondo cambiamento dell’approccio al tema.

Il sondaggio realizzato da Twig srl per Behind Energy Srl presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana (18-74) secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 1.000 interviste (su 7.026 contatti), mediante sistema CAWI, il 5-8 novembre 2014.

Il documento completo sarà pubblicato su www.agcom.it

Fonte: https://www.behindenergy.com/

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