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~DBuongiorno, vorrei sapere se intervenendo su un impianto elettrico civile per manutenzione, dovendone garantire efficienza in termini di sicurezza, è sufficiente accertarsi del corretto dimensionamento delle apparecchiature di protezione magnetotermiche e differenziali, sostituendole all’occorrenza oppure se sono necessari controlli più approfonditi e, se si, quali in particolare.
Sono tenuto a rilasciare certificazioni riguardo l’intervento suddetto?
Sono al corrente di un ”libretto di manutenzione ” redatto da Prosiel del quale ancora nessuno ha saputo darmi certezze e informazioni. In cosa consiste? Quali sono i modi operandi e quali i rischi a cui si va incontro in caso di errata compilazione ecc?
Grazie per il vostro prezioso servizio e la disponibilità.

Dario Gatti via form

~RLe attività di manutenzione degli impianti elettrici, in generale, sono descritte nella Guida CEI 0-10 (attualmente in revisione al CEI). Per quanto riguarda gli impianti elettrici a servizio dell’unità abitativa le attività richieste in un intervento di manutenzione, oltre all’esame a vista (stato di conservazione dei componenti, controllo delle caratteristiche elettriche dei dispositivi, accertamento della rispondenza alla documentazione prevista ecc.), occorre eseguire prove e misure strumentali (con le modalità descritte nella Guida CEI 64-14). Consiglierei di eseguire almeno:

prove strumentali dell’intervento degli interruttori differenziali;
– misura della resistenza di terra ai fini del coordinamento con le protezioni;
– prove di continuità del conduttore di protezione (PE) e dei collegamenti equipotenziali (EQP ed EQS);

 Altre prove possono essere eseguite se ritenute utili in casi specifici, come le misura della resistenza di isolamento.
Le attività di manutenzione, così definite dall’articolo 2 comma d del DM 37/08: 

DM37/08 art. 2
d) ordinaria manutenzione: gli interventi finalizzati a contenere il degrado normale d’uso, nonche’ a far fronte ad eventi accidentali che comportano la necessita’ di primi interventi, che comunque non modificano la struttura dell’impianto su cui si interviene o la sua destinazione d’uso secondo le prescrizioni previste dalla normativa tecnica vigente e dal libretto di uso e manutenzione del costruttore;

non sono oggetto del 37/08. Non è quindi richiesta la dichiarazione di conformità. E’ comunque opportuno rilasciare una “relazione tecnica” contenente gli esiti dei controlli di manutenzione, le eventuali anomalie riscontrate e le relative azioni correttive, meglio se riportati in un “manuale di uso e di manutenzione“:

DM 37/08 art. 8
2. Il proprietario dell’impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate.

Pur non essendo un vero e proprio “obbligo“, l’articolo 8 del DM 37/08 dà per scontata la presenza di istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto. Sono rari i casi in cui le istruzioni per l’uso e la manutenzione sono realmente disponibili. Per sopperire a questa mancanza, l’associazione Prosiel ha realizzato un “libretto di impianto” (recentemente è stata rilasciata la seconda edizione), secondo la loro visione del problema.
Anche NT24 ha realizzato un “manuale di uso e di manutenzione” per gli impianti elettrici a servizio dell’unità abitativa, che le consiglio di acquistare nel bookshop del sito. In ogni caso il problema dell’errata compilazione non si pone. Si tratta di informazioni basilari che non richiedono particolari competenze, ma solo un minimo di attenzione.