Un mio cliente ha acquisito due piani (circa 700 mq) per uso uffici in un palazzo di 10 piani (altezza in gronda > 24 m), i cavi CPR da utilizzare sono quelli per rischio d’incendio ridotto (FG16OR16) o medio (FG16OM16)?
Maurizio Bisin
La classificazione dei cavi ai fini della reazione al fuoco deve essere indicata dal tecnico della prevenzione incendi con riferimento alla classificazione del tipo di attività in rapporto all’analisi del rischio incendio (vedasi decreto 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro e Regola di prevenzione incendi per la singola specifica attività”).
Consigliamo di richiedere all’amministrazione di condominio dell’edificio o alla proprietà/gestore degli stessi la valutazione del rischio di incendio dell’edificio (classificabile ai sensi del DPR 151/11 come attività 73 e/o 77) e da questa elaborare la valutazione del rischio di incendio dell’unità immobiliare. A seconda delle condizioni di posa dei conduttori si potranno usare dei cavi con classificazione di reazione al fuoco Euroclasse CPR CEI-UNEL 35016:
– Cca – s3, d1, a3 per cavi posati in fascio in ambienti a rischio basso ovvero cavi con sigla FG16OR16 – 0,6/1 kV oppure FS17 – 450/750 V,
– Cca – s1b, d1, a1 per cavi posati in ambienti a rischio medio ovvero cavi con sigla FG16OM16 – 0,6/1 kV oppure FG17 – 450/750 V oppure H07Z1-K type 2 – 450/750 V,
La classe di reazione al fuoco dei cavi è da determinarsi in rapporto alle loro condizioni di posa per quanto riguarda il parametro “d” (gocciolamento di particelle incandescenti) e della presenza di persone per quanto riguarda i parametri “a” (acidità dei fumi per le persone e corrosività per le cose) e “s” (opacità dei fumi). Per questi ultimi due parametri (ad esempio se i cavi sono posati in ambienti ordinari o nelle vie di fuga, ecc. ecc.) la parola spetta al tecnico della prevenzione incendi in attività coordinata con il progettista degli impianti elettrici dopo adeguata valutazione dei rischi.