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I sistemi di home and building automation sono di fatto un impianto elettrico evoluto, in grado di processare i dati, di gestirli e di rendere efficienti le applicazioni all’interno delle abitazioni e degli edifici in generali. Per questo motivo i sistemi di building automation sono sempre più tenute in considerazione dal Legislatore in fase di definizione dei meccanismi di incentivazione per l’efficienza energetica.  

Oggi i sistemi di home and building automation hanno la possibilità di raggiungere più utenti finali, siano essi domestici o professionali, perchè a livello italiano vengono riconosciuti nel decreto di recepimento nazionale della direttiva sulle performance energetiche degli edifici (la cosiddetta EPBD 2), sulla base di quanto indicato nella Norma EN 15232. Sulla base di questo presupposto legislativo ci sono stati alcuni decreti legislativi di sicuro interesse che hanno completato il quadro di riferimento e creato delle possibilità di accedere a forme di incentivazione.

Ultimamente il Decreto 16 febbraio 2016, il cosiddetto “Nuovo Conto Termico“, pubblicato il 2 marzo scorso sulla Gazzetta Ufficiale n. 51/2016, che entrerà in vigore il 31 maggio, annovera tra gli interventi ammissibili in ottica di incentivazione (verrà riconosciuto il 40% anche in una singola rata) per la pubblica amministrazione, l’installazione di sistemi di building automation. Le procedure e le regole operative per l’accesso all’incentivo verranno definite nei prossimi mesi dal GSE, Gestore dei Servizi Energetici.

La redazione di NT24.it ha intervistato sull’argomento l’Ing. Filomena D’Arcangelo, responsabile ufficio tecnico e normativo di ANIE:

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