QUESITO TECNICO
Pulsanti d’allarme antincendio: quale regola tecnica?
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- 30 Giugno 2017
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In caso di attività non normate da specifiche regole tecniche, quando scatta l’obbligatorietà di installazione dei pulsanti d’allarme incendio?
Ad esempio il DM 10/03/98 all’allegato IV dà delle indicazioni che a mio avviso risultano però troppo vaghe e poco incisive.
Esistono indicazioni più precise riportate nelle norme UNI o CEI di riferimento?
Ivan Masciadri
Le indicazioni dell’Allegato IV del decreto 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro” (S.O. n. 64 alla G.U. n. 81 del 7 aprile 1998) preceduti dalla valutazione del rischio di cui ai precedenti allegati al decreto medesimo sono esaustive per determinare i criteri di progettazione di un sistema di allarme incendio.
Naturalmente è necessario successivamente riferirsi alla norma tecnica applicabile che nel caso di specie è la UNI 9797 (del 2013) “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio. Progettazione, installazione ed esercizio”.
Può trovare utili indicazioni anche nel decreto 3 agosto 2015 “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n.139” (GU n. 192 del 20/8/2015) nel Capitolo S.7 “Strategia antincendio Rivelazione ed allarme”.
In caso di attività non normate da specifiche regole tecniche, scatta l’obbligatorietà di installazione dei pulsanti d’allarme incendio, quando l’analisi dei rischi, di cui al D.Lgs 81/08, lo richiede. Le stesso dicasi se l’attività e soggetta al controllo dei VVF e questi lo prescrivono.
Per “attività non normate” ritengo che tu intenda tutte quelle attività in cui non c’è uno specifico obbligo legislativo che impone di installare i pulsanti di allarme incendio.
La norma UNI 9795 si preoccupa di indicare come si esegue l’impianto di allarme incendio, ma non stabilisce a priori quando sia necessario.
Alessio Piamonti