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~DVolevo chiedere se un normale interruttore differenziale in classe A (NON del tipo immunizzato) è più resistente ai disturbi a interventi intempestivi causati da apparecchi domestici rispetto ad un differenziale in classe AC?

Nicola via form

~RGli interruttori differenziali di tipo AC intervengono nei limiti indicati dalle norme di prodotto solo in presenza di correnti alternate di guasto a terra e presentano circuiti magnetici realizzati con materiali aventi circuiti di isteresi molto ripidi. Gli interruttori differenziali di tipo A intervengono per le medesime correnti e anche per correnti di guasto alternate con componenti pulsanti unidirezionali istantanee o lentamente crescenti prodotte tipicamente da apparecchiature elettroniche con alimentatori switching. Il circuito magnetico di detti interruttori è realizzato con materiali aventi ciclo di isteresi più inclinato che in condizioni di guasto con componenti continue non subisce variazioni e garantisce il corretto intervento.

I differenziali di tipo AC hanno una corrente di non intervento pari a 0,5 Idn, e una corrente di sicuro intervento pari a 1 Idn. I differenziali di tipo A hanno una corrente di non intervento che varia da un minimo di 0,11 Idn a un massimo di 0,35 Idn in funzione del tipo di corrente pulsante unidirezionale, e una corrente di sicuro intervento pari a 1,4 Idn (1 Idn in corrente alternata).

Pertanto non si può affermare con certezza quale sia il tipo di differenziale “più resistente ai disturbi” provocati da apparecchi elettrodomestici. Se il disturbo presenta correnti con componenti pulsanti unidirezionali istantanee o lentamente crescenti verrà percepito come un guasto da un differenziale di tipo A e non verrà rilevato da un differenziale di tipo AC. Valutato il fatto che la stragrande maggioranza degli apparecchi domestici attualmente sul mercato presenta circuiti elettronici si consiglia di valutare l’opportunità di installare interruttori di tipo A al fine di garantire la corretta protezione dai guasti verso terra.