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domandaAvrei un quesito riguardante l’installazione e la certificazione degli impianti di videosorveglianza e antifurto per uso domestico e per piccole aziende: qual è l’iter corretto? Occorre redigere tutte le modulistiche come per un impianto elettrico della lettera (a) del 37/08 con relativo progetto, oppure questi impianti sono esenti? Inoltre, a quali normative bisogna fare affidamento per una corretta installazione ad opera d’arte?
Pasquale Speranza

rispostaGli impianti di videosorveglianza e antifurto sono impianti elettronici. Si applica il decreto 37/08 nei contesti descritti. L’installatore deve essere in possesso dell’abilitazione in camera di commercio all’installazione di “impianti radiotelevisivi, le antenne, gli impianti elettronici deputati alla gestione e distribuzione dei segnali tv, telefono e dati, anche relativi agli impianti di sicurezza compresi gli impianti in fibra ottica, nonché le infrastrutture necessarie ad ospitare tali impianti” (lettera B). Tali impianti non sono esenti dagli obblighi citati (dichiarazione di conformità e progetto). Il progetto di un impianto elettronico deve essere a cura di professionista iscritto all’albo (progettone), se lo è l’impianto elettrico che lo alimenta (ad esempio sopra ai 6kW). Le norme di riferimento sono quelle del CT 79. Per quanto riguarda la predisposizione degli spazi installativi, utili riferimenti sono la serie delle 64-100 e la 306-2 “Guida al cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali”.