Gentile redazione,
siamo alle solite, come ormai noto la nuova edizione della norma CEI 64-8 ottava edizione prevede di predisporre i nuovi impianti civili per una potenza minima di 6 kW, bene ma come ovviare al fatto che la sezione dei montanti che percorre le parti comuni condominiali è nella maggior parte dei casi (quando va bene) da 6 mm² ?
Al di là delle complicazioni tecniche mi sembra improbabile convincere i committenti a cambiare autonomamente il montante.
Come interpretare la dicitura: ”salvo impedimenti costruttivi dovuti alla struttura o al tipo di edificio”?
Roberto Valentino
La prescrizione per garantire che il montante sia dimensionato per una potenza contrattuale di 6 kW oltre a quanto indicato nel Cap. 37.2 (3° paragrafo) della Norma CEI 64-8/3 è rafforzata dai contenuti della Delibera 467/2019/R/eel di ARERA.
Per il dimensionamento dei conduttori del montante si applicano le formule canoniche e non vi è nessun obbligo normativo di una sezione minima, se non il criterio soprariportato.
A fronte delle condizioni di posa e della relativa portata in Ampere deducibile dalle Tabelle UNEL 35024, applicando appunto le formule canoniche alla corrente di impiego Ib di una fornitura Fase + Neutro con tensione 230 V pari a circa 26 Ampere potrà verificare che la portata del conduttore con sezione 6 mm2 , al netto della caduta di tensione e delle riduzioni di portata per condizioni di posa e contiguità di altre condutture, è ampiamente superiore a tale valore.
Si veda anche il commento all’art. 520.1 della Norma CEI 64-8/5: