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Un cliente mi fa chiamare dal suo geometra per chiedermi la certificazione dell’impianto elettrico. L’impianto in questione è di una casa indipendente di circa 120 mq, e a ridosso del contatore vi è installato un differenziale da In 20 A e Idn 30 mA. Fuori in giardino vi è un dispersore piantato nel terreno (ma dubito che il conduttore giallo-verde sia stato portato in casa, o magari in modo parziale). Il titolare di casa ovviamente non ha mai avuto in possesso nessun documento riguardante l’impianto elettrico. Vorrei sapere che tipo di certificazione potrei rilasciare (rispondenza?) e come si potrebbe eseguire una verifica tipo dell’impianto seguendo un’architettura.

Paolo Lamberti

Se l’impianto è stato costruito prima del 13.03.1990 non è possibile rilasciare la Dichiarazione di rispondenza ai sensi dell’art. 7 comma 6 DM 37/08, in quanto la stessa va a sostituire la Dichiarazione di conformità di cui alla Legge 46/90, che prima della data di entrata in vigore della stessa legge non era prevista in quanto inesistente. Per impianti installati dopo il 27.02 2008 (entrata in vigore del DM 37/08) non è possibile rilasciare la Dichiarazione di rispondenza.

Si consiglia di eseguire una dettagliata verifica degli impianti ai sensi della Norma CEI 64-8/6, verificare quale parte degli stessi è possibile recuperare e quale rinnovare, verificare le condizioni dei conduttori e dei componenti, eseguire una valutazione dei rischi nel merito degli impianti esistenti, redigere il progetto a cura del responsabile tecnico dell’impresa installatrice per le opere di rinnovo/adeguamento, eseguire le suddette opere e, infine, emettere la Dichiarazione di conformità di cui all’art. 7 comma 1 completa di tutti gli allegati obbligatori.

Per la realizzazione dell’impianto di terra può trovare utili suggerimenti nella Guida CEI 64-12.