QUESITO TECNICO
Dichiarazione di conformità per lavori non conclusi
- 17 Ottobre 2019
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A seguito di rescissione del contratto, per ristrutturazione di un appartamento di 56 mq, con l’appaltatore per inadempienza contrattuale, gli impianti (gas + elettrico) non sono stati terminati: x l’impianto idraulico in realtà tutte le tubazioni sono state interrate e murate e in teoria si dovrebbe installare i sanitari, cucina a gas, scaldabagno e (una volta riposizionati) i termosifoni (con riscaldamento centralizzato).
Per l’elettrico alcuni cavi sono esposti (luci principali ancora da posizionare, condizionatori, centrale, ecc.) ed altre cassettine con coperchi di plastica. A breve un’altra impresa vorrebbe iniziare ma mi chiede la certificazione di detti impianti. Posso obbligare i precedenti artigiani a rilasciare una qualche “dichiarazione” di quanto finora eseguito? e se non posso e loro si rifiutano devo tirare su il massetto e sfilare i fili per rifare tutto?
anonimo
Al caso di specie è applicabile l’art. 7 comma 3 del decreto 37/08 che recita:
“In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità’, e l’attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell’opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell’intero impianto. Nella dichiarazione di cui al comma 1 e nel progetto di cui all’articolo 5, è espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell’impianto.”
Valutato, da quanto descritto, che le opere realizzate possono considerarsi una parte di impianto vera e propria è possibile richiedere all’impresa esecutrice la Dichiarazione di conformità per la parte di impianti realizzata.
Buonasera, quanto asserito non corrisponde al vero. L’art. 7 comma 3 si riferisce ad impianti “esistenti”, in realtà il passaggio delle tubazioni, dei cavi ed i collegamenti sono stati realizzati dopo i permessi di ristrutturazione, quindi necessitano di dichiarazione di conformità della ditta che li ha eseguiti. Se quanto affermato fosse corretto, chiunque potrebbe fare il 90% del lavoro abusivamente e poi far terminare il lavoro a ditta abilitata che rilascia dichiarazione di conformità.
Buonasera,
il sig Giannelli ha ragione, è il problema che abbiamo anche sulle motorizzazioni dei cancelli automatici, dove aggiungi dei dispositivi antinfortunistici e ti devi prendere tutta la responsabilità sulla “macchina”. anche sulla costruzione del manufatto……
Materia interessante.
Ho capito, per l’impianto elettrico la ditta subentrante può accertare la corretta esecuzione e farsi carico del realizzato, ma nel caso specifico del Gas in questo caso che si fa? Si posano tubazioni nuove?