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~DNei sistemi TN la norma consente l’utilizzo di dispositivi (sia differenziali, sia automatici contro le sovracorrenti) rispettando la relazione Zs • Ia ≤ U0 entro i tempi della tabella 4 per i circuiti terminali con correnti inferiori a 32A, o entro 5s per i circuiti di distribuzione o per circuiti terminali con correnti nominali superiori a 32A.
Se l’interruzione automatica non può essere ottenuta rispettando le condizioni 
precedentemente illustrate si può realizzare un collegamento equipotenziale supplementare connesso a terra: Vorrei sapere perchè questo collegamento mi permette di realizzare la protezione contro i contatti indiretti. ringrazio distinti saluti.

nicolamaga63 via form

~RLa Norma CEI 64-8 all’art. 413.1.3.3 prescrive che, se si presenta un guasto di impedenza trascurabile in qualsiasi parte dell’impianto tra un conduttore di fase ed un conduttore di protezione o una massa, l’interruzione automatica dell’alimentazione debba avvenire entro il tempo specificato secondo la condizione 

Zs  Ia < U0

dove:
Zs è l’impedenza dell’anello di guasto che comprende la sorgente, il conduttore attivo fino al punto di guasto ed il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente;
Ia è la corrente che provoca l’interruzione automatica del dispositivo di protezione, entro il tempo definito nella Tab. 41A in funzione della tensione nominale U0 per i circuiti specificati in 413.1.3.4, ed, entro un tempo convenzionale non superiore a 5 s per gli altri circuiti; se si usa un interruttore differenziale Ia è la corrente differenziale nominale di intervento.
Uo è la tensione nominale verso terra in volt in c.a. e in c.c.

Praticamente per i circuiti di distribuzione la verifica della condizioni di cui sopra è sempre garantita dal corretto coordinamento dei dispositivi di protezione a corrente inversa.
Nelle condizioni più 
restrittive derivanti da valori più elevati dell’impedenza dell’anello di guasto, in particolare nei circuiti terminali, ove non sia possibile per ragioni tecniche e/o di funzionalità utilizzare una protezione a corrente differenziale (che garantisce la protezione sino a valori molto elevati di Zs) è necessario realizzare un collegamento equipotenziale supplementare ai sensi degli art. 413.1.3.6 e 413.1.2.2.1.

La funzione di questo collegamento è quella di ridurre il valore dell’impedenza dell’anello di guasto realizzando un collegamento a terra vicino all’utilizzatore. Il collegamento equipotenziale crea una resistenza in parallelo al circuito che abbassa il valore dell’impedenza dell’anello di guasto. Deve essere garantita l’efficacia del collegamento equipotenziale locale connesso a terra verificando la resistenza tra ogni masse ed ogni massa estraneaa simultaneamente accessibile secondo la relazione indicata nell’art. 413.1.2.2.2

< Ul / Ia

dove:
Ia è la corrente (in A) che provoca il funzionamento automatico entro 5 s del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti.