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Il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il capo dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile Alberto Di Pace hanno presentato il Piano di semplificazione delle norme e delle procedure di prevenzione degli incendi nel corso di una conferenza stampa al Viminale. «È un capitolo della nostra rivoluzione burocratica. Si tratta, infatti, di una svolta – afferma il ministro Alfano – che supera anche lo stato di provvisorietà di strutture pubbliche, come ospedali e scuole, mettendole nelle condizioni definitive di sicurezza».

Con l’emanazione del Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151, il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ha avviato il processo di rinnovamento e di semplificazione dei procedimenti amministrativi di prevenzione incendi per le attività soggette al controllo del Corpo stesso.
L’obiettivo di semplificazione, coniugato all’esigenza di assicurare tempi più rapidi per l’avvio delle attività produttive, senza ridurne nel contempo il livello di sicurezza, ha comportato il trasferimento di parte dei controlli antincendio – ex ante – dal Corpo nazionale ai professionisti antincendio esperti del settore, consentendo di impiegare più efficacemente le risorse nelle verifiche – ex post – successive all’avvio dell’esercizio.
Le responsabilità affidate ai professionisti antincendio hanno conseguentemente richiesto l’aggiornamento dei corsi di formazione professionali, avviati con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministro dell’Interno 5 agosto 2011.
Inoltre l’aggiornamento continuo e` oggi una condizione fondamentale affinché il professionista possa espletare, anche sulla base di nuovi programmi formativi, il proprio ruolo in materia di sicurezza che richiede competenze sempre più specialistiche.
Il processo di semplificazione trova il suo naturale completamento nella riduzione degli oneri di prevenzione incendi e nell’ammodernamento dei principi regolatori.
Questo obiettivo rende necessaria l’introduzione di un nuovo quadro della regolamentazione tecnica e di un nuovo approccio metodologico più aderente al progresso tecnologico, che superi l’articolata e complessa stratificazione di norme, circolari e pareri del vigente panorama normativo di riferimento di settore.
L’ambizioso obiettivo e` quello di superare il voluminoso e articolato corpo normativo tecnico vigente salvaguardando, nel contempo, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di salvaguardia delle persone e di tutela dei beni.
Infatti, dalla pubblicazione del decreto sugli olii minerali (1934) tuttora in vigore ai nostri tempi, l’impostazione data alla normativa antincendio e` stata di tipo prescrittivo: lo Stato impone le regole precettive ed i soggetti obbligati agli adempimenti, che si avvalgono del supporto dei tecnici del settore, hanno l’onere di rispettarle sotto il controllo sistematico del Corpo nazionale.
Questo tipo di impostazione, comoda per un’utenza poco abituata all’analisi del rischio incendio e alla valutazione delle conseguenti misure, ha comportato il frequente ricorso all’istituto della deroga, consistente in un procedimento tecnico-amministrativo finalizzato alla ricerca, valutazione e approvazione di soluzioni tecniche alternative e di equivalente grado di sicurezza in caso d’inapplicabilità dei precetti normativi.
La conseguenza del ricorso all’istituto della deroga e` stata quella di un appesantimento dei procedimenti amministrativi e la continua ricerca di soluzioni tecniche per la risoluzione di problematiche particolari talvolta disomogenee tra loro.
Da queste premesse e` nato il presente documento con l’obiettivo di inquadrare in un unico testo organico e sistematico le disposizioni di prevenzione incendi applicabili a tutte le attività soggette ai controlli dei Vigili del fuoco, fornendo strumenti di progettazione semplici, versatili ed accettati a livello internazionale, in grado di individuare le soluzioni tecniche necessarie.

L’impostazione generale del presente documento si basa sui seguenti principi:
generalità: le medesime metodologie di progettazione della sicurezza antincendio descritte possono essere applicate a tutte le attività;
semplicità: laddove esistano diverse possibilità per raggiungere il medesimo risultato si prediligono soluzioni più semplici, realizzabili, comprensibili, per le quali e` più facile operare la revisione;
modularità: l’intera materia e` strutturata in moduli di agevole accessibilità, che guidano il progettista antincendio alla individuazione di soluzioni progettuali appropriate per la specifica attività;
flessibilità: per ogni livello di prestazione di sicurezza antincendio richiesto all’attività sono indicate diverse soluzioni progettuali prescrittive o prestazionali. Sono, inoltre, definiti metodi riconosciuti che valorizzano l’ingegneria antincendio, che consentono al progettista antincendio di individuare, autonomamente, specifiche soluzioni progettuali alternative e dimostrarne la validità, nel rispetto degli obiettivi di sicurezza antincendio;
standardizzazione ed integrazione: il linguaggio in materia di prevenzione incendi è conforme agli standard internazionali e sono unificate le diverse disposizioni previste nei documenti esistenti della prevenzione incendi in ambito nazionale;
inclusione: le persone che frequentano le attività sono considerate un fattore sensibile nella progettazione della sicurezza antincendio, in relazione anche alle diverse abilità (es. motorie, sensoriali, cognitive, ecc.), temporanee o permanenti;
contenuti basati sull’evidenza: il presente documento e` basato su ricerca, valutazione ed uso sistematico dei risultati della ricerca scientifica nazionale ed internazionale nel campo della sicurezza antincendio;
aggiornabilità: il documento e` redatto in modo da poter essere facilmente aggiornato al continuo avanzamento tecnologico e delle conoscenze.

Con tale impostazione metodologica sarà possibile avere un unico approccio logico per affrontare la progettazione antincendio e non più approcci differenziati a seconda della tipologia di attività e inoltre, ma non meno importante, il volume di documenti da dovere consultare da parte dei professionisti di settore passerà alle migliaia di pagine dell’attuale corpus normativo a poche centinaia del presente documento, che costituirà la bussola di orientamento nel settore antincendio per la ricerca di soluzioni tecniche sicure, semplici, rapide, efficaci ed economicamente sostenibili.
Il progetto inoltre e` composto anche da un secondo documento che, in forma di testo unico ricognitivo, prevede l’armonizzazione e semplificazione delle norme antincendio sulla complessa materia del trasporto, della distribuzione e dell’utilizzo di gas e liquidi infiammabili o combustibili.
Ai fini dell’attuazione, il documento si tradurrà in un decreto ministeriale che, a legislazione vigente, conterrà pochi articoli e una serie di allegati tecnici.
Il decreto, oltre alle finalità, al campo di applicazione e agli obiettivi della normativa, prevederà un regime transitorio per consentire una modulare e graduale applicazione delle nuove disposizioni.

Link alla presentazione del progetto (sito vigili del fuoco)

Comunicato stampa ufficiale (sito del Ministero)

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