OK al Decreto Legge “Destinazione Italia”. Secondo Guido Bortoni, presidente dell’AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, il documento va nella giusta direzione per ridurre gli oneri in bolletta introducendo una riduzione volontaria degli incentivi per le fonti rinnovabili elettriche, aumentandone però la durata di sette anni.
Bortoni, in occasione dell’audizione dell’Autorità presso la 6a e la 10a Commissione della Camera dei Deputati, in merito all’esame disegno di legge “Conversione in legge del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, recante interventi urgenti di avvio del piano ‘Destinazione Italia”, ha dichiarato: “Questa autorità già nel passato ha segnalato al Governo l’opportunità di adottare misure volte a ridurre strutturalmente il valore assoluto degli oneri derivanti dall’incentivazione della generazione elettrica da fonti rinnovabili”, l’autorità è quindi la conclusione “concorda con tale previsione normativa. L’opzione darà diritto a un aumento del periodo di incentivazione pari a 7 anni, a fronte di una riduzione immediata dell’incentivo stesso l’entità della riduzione sarà fissata in un successivo decreto in relazione al periodo residuo, al tipo di fonte, al tipo di incentivo e ai costi per la rimodulazione“.
Si tratterà, ha spiegato Bortoni, di una norma volontaria che potrà essere attivata dai singoli produttori che beneficiano di certificati verdi, tariffe omnicomprensive e tariffe premio, orientata a redistribuire nel tempo una parte degli oneri economici connessi all’incentivazione valorizzando l’intera vita tecnica degli impianti, senza però penalizzare gli investimenti già effettuati.
Nel parere dell’Autorità si evidenziava come questo, oltre a consentire di ridurre il costo annuo degli incentivi sulle bollette (e quindi l’impatto sulle tariffe elettriche tramite la componente A3), avrebbe prodotto anche una maggiore produzione da fonti rinnovabili a fronte del medesimo incentivo complessivamente erogato nel tempo, oltre che evitato continui (e a volte superflui) rifacimenti parziali degli impianti finalizzati a beneficiare nuovamente degli incentivi, con conseguente riduzione di costi per il sistema.
In conclusione, poiché il DL recepisce di fatto la proposta dell’Autorità, estendendola anche agli impianti che beneficiano delle altre forme di incentivo sopra richiamate, si concorda con tale previsione normativa.