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Entra ufficialmente in vigore oggi il decreto “Uno contro Uno”, il D.M. 65/2010, che disciplina la gestione dei rifiuti da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
La formula è semplice: nel momento in cui si acquista un nuovo elettrodomestico, ad esempio, si può consegnare in maniera del tutto gratuita il vecchio apparecchio che si sta sostituendo.
Secondo quanto disposto dall’art.1 del Decreto, il negoziante non potrà opporsi al ritiro né potrà o dovrà esigere il pagamento di alcuna somma per farlo.
Il testo del decreto infatti specifica che: “I distributori al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica o elettronica destinata ad un nucleo domestico assicurano il ritiro gratuito della apparecchiatura che viene sostituita”.
E se pensate di dover essere voi a informare il negoziante del ritiro gratuito dei Raee, il Decreto, invece, detta regole molto stringenti sulla trasparenza delle informazioni. I negozianti “hanno l’obbligo di informare i consumatori sulla gratuità del ritiro, con modalità chiare e di immediata percezione, anche tramite avvisi posti nei locali commerciali con caratteri facilmente leggibili”.
Fin qui il quadro normativo generale. Ma il decreto detta regole molto stringenti anche per il raggruppamento, il trasporto e il conferimento dei rifiuti nei centri di smaltimento che, secondo quanto disposto sempre dall’art.3 del Decreto, devono seguire un iter ben preciso e certificato da documenti che attestino il percorso dei rifiuti.
Per aiutare i negozianti in questa transizione e nelle nuove operazioni di computo e trasporto dei rifiuti, già alcune aziende produttrici di software hanno realizzato programmi ad hoc per agevolare la compilazione di registri che, soprattutto in questi primi giorni, potrebbero causare ritardi ed errori ai distributori.
Da oggi, poi, scatta il termine di 30 giorni entro cui i negozianti dovranno iscriversi all’apposita sezione dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali e organizzare il ritiro.
Nuove regole che diventeranno una buona abitudine per molti italiani e un valido aiuto per salvaguardare l’integrità dell’ambiente. Dopo due anni di attesa, e più di un mese dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n.102 del 4 maggio 2010), con il Decreto “Uno contro Uno” anche l’Italia fa un passo in avanti decisivo guardando alle eccellenze degli altri paesi europei .
L’entrata in vigore del Decreto, infatti, è stato un traguardo importante per il nostro Paese in attesa che nelle prossime settimane venga nuovamente discussa la normativa europea in materia di Raee. Tra pochi giorni la Commissione Europea sarà chiamata, infatti, a discutere la proposta di modifica della Direttiva RAEE (COM0810), depositata il 3 dicembre 2008 e già adottata lo scorso febbraio dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo.

Con il decreto “Uno contro Uno” potremo dimenticare per sempre le immagini di televisori e frigoriferi abbandonati per strada o vicino ai cassonetti.
Finalmente la cultura del riciclo sta dando buoni frutti anche nel nostro Paese, come testimonia la “fotografia” le virtù dei nostri nuovi eco-comportamenti che scatta ogni anno Ecodom.
Le cifre che si leggono nel nuovo rapporto di sostenibilità ambientale del consorzio italiano recupero e riciclaggio elettrodomestici sono più che incoraggianti. Solo nel 2009 è stato registrato un incremento del 148% nelle raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici rispetto all’anno precedente, con un risparmio di 1.396.000 tonnellate di anidride carbonica.

Lo scorso anno sono state trattate 75.954 le tonnellate di RAEE, di cui 43.178 del raggruppamento R1 – frigoriferi, condizionatori, scalda acqua – e 32.776 del raggruppamento R2 – lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni – e sono stati correttamente smaltiti 178.000 kg di gas dannosi per l’ozono.
Cifre che solo fino a qualche anno fa sarebbero state pura utopia, e che invece hanno fatto registrare per il 2009 un riciclo di 65.414 tonnellate di materiali. Unica nota dolente la raccolta e il trattamento dei RAEE su base territoriale, con risultati molto differenti soprattutto tra le regioni del Nord e quelle del Centro Sud. Per avere un’idea dell’importanza e della quantità del recupero di questi materiali, ad esempio tutto il ferro recuperato, 49.547 tonnellate, sarebbe stato sufficiente da solo a costruire la struttura del Golden Gate di San Francisco.
E se consideriamo invece l’alluminio riciclato, ne è stata recuperata l’esatta quantità necessaria per realizzare 180 milioni di lattine (circa 2.500 tonnellate). Questi sono solo dei piccoli esempi di quanto un comportamento responsabile, come il corretto smaltimento dei RAEE, possa dare alle apparecchiature prima destinate al cassonetto una nuova vita.

E se ancora non fosse sufficiente, pensate che i RAEE trattati da Ecodom nel solo 2009 hanno risparmiato all’ambiente la stessa quantità di anidride carbonica che, ogni anno, è in grado di assorbire un bosco grande come l’intera provincia di Milano.