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La denuncia dell’impianto di terra e la relativa domanda di omologazione,
che devono essere effettuate dal datore di lavoro, devono essere presentate all’ufficio dell’ISPESL territorialmente competente, entro trenta giorni dalla messa in servizio dell’impianto stesso. La denuncia dell’impianto di terra deve
essere effettuata per tutti gli ambienti ove si svolgono le attività che rientrano nel campo di applicazione del DPR 547/55 concernente le norme generali di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Tali norme si applicano a tutte le attività alle quali siano addetti lavoratori subordinati, o ad essi equiparati, comprese quelle esercitate dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni, da altri enti pubblici e dagli istituti di istruzione e di beneficenza.
Lavoratori subordinati
Per lavoratore subordinato si intende colui che, fuori dal proprio domicilio, presta il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione altrui, con o senza retribuzione, anche al solo scopo di apprendere un mestiere, un’arte o una professione.
Sono equiparati a lavoratori subordinati:
– i soci di società e di enti, in genere cooperativi, anche di fatto, che prestino la loro attività per conto delle società e degli enti stessi;
– gli allievi degli istituti di istruzione e di laboratorio-scuola nei quali si faccia uso di macchine, di attrezzature, di utensili ed apparecchi in genere.

Le attività lavorative
Sono escluse dal campo di applicazione del DPR 547/55 solo le seguenti attività:
– esercizio delle cave e torbiere;
– servizi ed impianti gestiti dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni ;
– servizi ed impianti gestiti dalle Ferrovie dello Stato;
– esercizio di trasporti terrestri pubblici;
– esercizio della navigazione marittima, aerea ed interna.
Tutte le attività lavorative nelle quali si concretizzi un rapporto di lavoro dipendente, hanno l’obbligo della presentazione della denuncia degli impianti di terra e della relativa domanda di omologazione. Tale obbligo sussiste anche per attività familiari, che si esplicano ad di fuori del proprio domicilio, qualora nelle attività siano impiegati più componenti del nucleo familiare.
Con l’entrata in vigore del Decreto Interministeriale n. 519 del 15/10/93 (G.U. n. 294 del 16/12/93), la denuncia dell’impianto di terra e la domanda di omologazione, effettuate dal datore di lavoro, devono essere presentate all’ufficio dell’ ISPESL territorialmente competente, entro trenta giorni dalla messa in servizio dell’impianto stesso.
Pertanto al termine dell’ installazione dell’impianto di terra il titolare dell’ attività lavorativa può iniziare la stessa anche se non ha ancora inoltrato la domanda, purché, in conformità a quanto stabilito dall’articolo 11 del DM 12/9/59 e dall’art. 328 del DPR 547/95, l’impianto di terra sia verificato prima della sua messa in servizio.
Dopo che il titolare dell’attività lavorativa ha presentato la domanda di omologazione e la denuncia dell’ impianto, l’ISPESL, ha tempo due anni per effettuare il controllo di sua competenza.
Poiché la ditta installatrice ha l’obbligo di rilasciare al termine dei lavori la dichiarazione di conformità, comprensiva degli allegati obbligatori previsti, attestante l’esecuzione a regola d’arte dei lavori eseguiti, nonché le prove di funzionamento e le misure effettuate, ne deriva che la dichiarazione di conformità assorbe la prima verifica a carico del datore di lavoro e diviene pertanto l’attestato per l’inizio dell’attività lavorativa.
Si ricorda infine che, l’impianto di terra successivamente deve essere verificato ad intervalli non superiori a due anni.
La domanda di omologazione redatta su carta semplice deve essere accompagnata dalla denuncia dell’impianto predisposta sull’apposito modello B nonché dall’allegato per la definizione degli elementi tariffari.
La domanda corredata dal modello B è esaustiva ai fini della presentazione della stessa all’ISPESL.
Il controllo dell’impianto da parte dell’ISPESL potrà essere effettuato solo dopo il pagamento del bollettino emesso dall’Istituto e avverrà entro due anni dall’avvenuto pagamento.

Effettuazione del servizio ISPESL
Per l’effettuazione del servizio il datore di lavoro dovrà mettere a disposizione del tecnico verificatore dell’ISPESL:
a) dichiarazione di conformità della ditta che ha eseguito i lavori;
b) allegati obbligatori alla dichiarazione di conformità.
In particolare ai fini della verifica necessita la seguente documentazione:
– planimetria generale con destinazione d’uso dei locali o alternativamente un elenco riportante la destinazione d’uso dei vari locali;
– planimetria dell’impianto generale di terra (valido sia per impianti in bassa tensione, sia per impianti in media tensione) oppure relazione tecnica degli elementi significativi riguardanti l’impianto di terra (figura 5 mostra figura – Esempio di modulo per la descrizione dell’impianto di terra);
– schemi elettrici unifilari del quadro generale e degli eventuali sottoquadri, con caratteristiche degli interruttori e sezione dei conduttori di alimentazione di terra.
Sul retro del modello B devono inoltre essere riportate:
– le caratteristiche del dispersore e dei conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali;
– sistema di coordinamento adottato per la protezione dai contatti indiretti con le caratteristiche dei vari dispositivi di protezione;
– valore della resistenza di terra misurato.
Per impianti di media tensione è necessario indicare sul modello B il valore della corrente massima guasto verso terra e il tempo di intervento dei dispositivi di protezione installati a monte della cabina d’utente, ed è infine opportuno fornire le tensioni di passo e di contatto, quando necessarie, ed il valore dell’impedenza di guasto Zs, qualora il coordinamento lato bassa tensione sia realizzato con interruttori a massima corrente.

Tutti gli allegati dovranno essere conservati dall’utente e forniti su richiesta del verificatore.