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A seguito della norma UNI 11224 viene richiesta, su impianti con età superiore ai 12 anni, la verifica reale di ogni singolo sensore antincendio, la sostituzione o la verifica in fabbrica degli stessi. Dal momento che il produttore dei sensori non consiglia la verifica in fabbrica, ed effettuare una prova reale in ospedale sembra impraticabile, mi chiedo se ci siano altre strade oltre a quella della sostituzione dei sensori che di cui io non sia a conoscenza a causa della complessità della norma UNI 11224 (la quale richiama anche la UNI 9795).

Stefano Fasolato

L’impianto deve essere sottoposto alla verifica generale (definizione art. 3.4.7 della Norma) con la periodicità indicata nel Prospetto 1 della stessa. Pertanto, ai sensi della UNI 11224 del 2011, l’impianto doveva essere già stato sottoposto al controllo periodico semestrale. I rivelatori dovevano essere controllati funzionalmente nella percentuale del 25% degli installati ogni sei mesi, per impianti con anzianità di sei anni o inferiore. Per impianti con anzianità compresa tra i sette e i dodici anni la percentuale sale al 50% degli installati. Per impianti, come del caso, con anzianità superiore ai dodici anni, vanno sottoposti alla prova il 100% dei rivelatori installati secondo i criteri indicati al Capitolo 11 della Norma “ Verifica generale del sistema”.

Preliminarmente devono essere esperiti i seguenti due controlli:

  • accertamento della disponibilità di parti di ricambio identiche o compatibili con quelle installate e, in caso di indisponibilità delle stesse, il sistema deve essere considerato non più assoggettabile a manutenzione in caso di successivo guasto;
  • accertamento della invariabilità dell’impianto, cioè assenza di cambiamenti o modifiche sostanziali, come definito nel punto 3.4.4, che comportano la riprogettazione totale o parziale dell’impianto.

I rivelatori vanno quindi sottoposti ad una delle seguenti operazioni:

  • revisione in fabbrica: questa deve riportare i rivelatori ad un corretto stato di efficienza della camera di analisi, al controllo delle immutate soglie di risposta ed eventualmente alla sostituzione di parti ammalorate (ad esempio calotta esterna sporca o danneggiata);
  • sostituzione con rivelatori nuovi con compatibilità confermata dal produttore dei rivelatori esistenti;
  • esecuzione di prova reale secondo le indicazioni della UNI 9795 e del UNI TR 11694.

Qualora la prova reale non sia materialmente eseguibili, è possibile utilizzare apparati di generazione di fumo caldo atossico posizionati a pavimento con applicazione delle tolleranze indicate in riferimento ai tempi di risposta del rivelatore in prova rispetto ad un rivelatore nuovo.

In assenza della possibilità di eseguire la prova sopra descritta reputiamo che l’unica soluzione praticabile sia quella della sostituzione a lotti dei rivelatori. Ricordiamo infine che, nei successivi 6 anni al controllo generale al 100%, dovrà essere eseguito il controllo di almeno 1/6 del parco rivelatori installato all’anno.