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impianti elettriciLa progettazione esecutiva comprende i disegni costruttivi degli impianti elettrici? Il progettista dice che l’elettricista e’ tenuto a dare i “costruttivi” prima di cominciare i lavori… io sapevo al massimo che l’elettricista deve rilasciare i disegni “as-built” al termine dei lavori li può firmare l’elettricista se non ci sono modifiche sostanziali, spostamenti di prese ecc, ma se fa modifiche sostanziali al progetto va firmato comunque da tecnico abilitato…è corretto?

Piero Zambelli

impianti elettriciLe risposte alle sue domande sono desumibili dall’attenta lettura della Guida CEI 0-2Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici”, guida che viene citata esplicitamente nel decreto 37/08 all’art. 5 comma 3:

3. I progetti degli impianti sono elaborati secondo la regola dell’arte. I progetti elaborati in conformità alla vigente normativa e alle indicazioni delle guide e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si considerano redatti secondo la regola dell’arte.

Riportiamo i riferimenti di cui alla Guida CEI 0-2 che descrivono la tipologia e le caratteristiche di parte della documentazione costituente il progetto esecutivo:

3.5 Documentazione del progetto esecutivo
I contenuti dei singoli documenti del progetto esecutivo sono descritti negli articoli seguenti.
La documentazione non comprende le modalità di installazione di singoli componenti legate alla specificità dei componenti stessi, per le quali si rinvia alle istruzioni del costruttore o alla documentazione prodotta dall’installatore.

3.5.1 Relazione generale
La relazione generale descrive in dettaglio, anche attraverso specifici riferimenti agli elaborati grafici e alle prescrizioni del capitolato speciale d’appalto, i criteri utilizzati per le scelte progettuali esecutive.
Essa contiene inoltre l’illustrazione dei criteri seguiti e delle scelte effettuate per trasferire sul piano contrattuale e sul piano costruttivo le soluzioni tecnologiche previste dal progetto definitivo approvato, la descrizione delle indagini, rilievi e ricerche effettuati al fine di ridurre in corso di esecuzione la possibilità di imprevisti. 

3.5.2 Relazione specialistica 
La relazione specialistica costituisce un’evoluzione, con informazioni più dettagliate, della relazione tecnica del progetto definitivo (3.4.2). La relazione specialistica riguarda la consistenza e la tipologia dell’impianto elettrico ed è il documento che svolge la funzione di raccordo tra i diversi documenti che costituiscono il progetto; essa corrisponde alla relazione tecnica sulla consistenza e sulla tipologia
dell’installazione di cui all’art. 4, comma 2 del DPR 447/91. 
La relazione specialistica può essere una sola, oppure può essere suddivisa in una relazione tecnica generale e altre relazioni tecniche specifiche per ambienti e applicazioni particolari (es. per i requisiti di sicurezza degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione).
La relazione specialistica, oltre alle informazioni della relazione tecnica del progetto definitivo (3.4.2), contiene generalmente quanto segue:
a) elenco delle utenze elettriche, se non previste in un documento separato;
b) dati del sistema di distribuzione e di utilizzazione dell’energia elettrica (tensione, frequenza, fasi, stato del neutro, tipo di alimentazione, cadute di tensione e correnti di guasto nei diversi punti dell’impianto);
c) criteri di dimensionamento con eventuali riferimenti a calcoli;
d) descrizione dei carichi elettrici;
e) caratteristiche generali dell’impianto elettrico, quali le condizioni di sicurezza, la disponibilità del servizio, la flessibilità, la manutenibilità;
f) descrizione delle misure di protezione contro i contatti diretti e indiretti;
g) descrizione delle misure di protezione conto le sovratensioni;
h) dati dimensionali relativi all’illuminazione artificiale normale, di sicurezza e, ove necessario, all’illuminazione di emergenza;
i) scelta e criteri di dimensionamento degli impianti e dei componenti elettrici principali in relazione ai parametri elettrici, alle condizioni ambientali e di utilizzazione, ai requisiti di sicurezza richiesti per gli eventuali ambienti e applicazioni particolari (ambienti a maggior rischio in caso d’incendio, locali medici,
luoghi con pericolo di esplosione);
l) scelta e criteri di dimensionamento degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche (fulmini) e dei componenti principali in relazione ai parametri dimensionali, alle condizioni ambientali e di utilizzazione, ove esistenti;
m) descrizione delle modalità operative dei vari impianti;
n) elenco dei documenti forniti dal committente o da terzi, anche in riferimento ai dati di progetto;
o) elenco dei documenti prodotti e che costituiscono la documentazione del progetto esecutivo;
p) altre eventuali informazioni.

3.5.3 Schema (descrizione) dell’impianto elettrico
Lo schema (descrizione) dell’impianto elettrico è un documento che descrive come si intende realizzarlo e che riporta in maniera chiara le sue principali caratteristiche.
La descrizione dell’impianto include le informazioni riportate nella Tabella 3-B seguente; inoltre, ove ritenuto necessario, una breve descrizione contenente ad esempio le seguenti informazioni:
– il tipo di impianto (di energia, d’illuminazione, o altro);
– l’ambiente di installazione dei diversi componenti elettrici ed in particolare quello in cui sono installate le condutture;
– il grado di protezione (IP) dei componenti elettrici, quando questi siano installati in luoghi particolari ad esempio all’aperto;
– le caratteristiche dei componenti elettrici relativamente alla protezione contro i contatti indiretti, con particolare riferimento al dimensionamento dell’impianto di terra (conduttori di protezione, conduttori equipotenziali principali e supplementari, conduttori di terra e dispersore);
– le caratteristiche dei componenti elettrici, con riferimento alla protezione contro i contatti diretti;
– i tipi e le caratteristiche degli eventuali circuiti ausiliari, ad esempio degli impianti citofonici, degli impianti di segnalazione e di allarme e degli impianti di antenna TV;
– le predisposizioni per gli altri impianti, ad esempio per gli impianti telefonici.

Con riferimento alle sue domande le risposte nell’ordine sono:
– Sì. la progettazione esecutiva comprende i disegni costruttivi degli impianti elettrici così come descritti agli art. 3.5.4 e 3.5.4.4 CEI 0-2;
– L’elettricista è tenuto a consegnare i disegni “come costruito” sulla base di quanto riportato negli elaborati del progetto esecutivo. Buona regola, ma non è un obbligo, è richiedere per approvazione gli schemi e i costruttivi dei quadri elettrici prima della loro realizzazione e messa in opera al fine di verificarne la compatibilità con quanto redatto nel progetto esecutivo e con le condizioni di installazione. In contesti particolari la direzione lavori può chiedere all’impresa esecutrice i particolari costruttivi di parti d’impianto prima della loro realizzazione;
– Se vi sono modifiche sostanziali al progetto esecutivo devono essere redatti i progetti relativi alle varianti in corso d’opera;
– Il progetto esecutivo e i progetti di variante vanno timbrati e firmati dal professionista abilitato;
– In una corretta procedura la documentazione finale d’impianto (contenente il progetto esecutivo, gli eventuali progetti di variante e i disegni “come costruito”) va firmata dall’impresa esecutrice e firmata per presa visione dal progettista e/o dal direttore lavori.