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Enel punta al 40% del mercato del solare fotovoltaico italiano entro il 2007 sulla spinta dei nuovi incentivi in conto energia previsti dal governo. Ad annunciarlo e’ Felicioli, responsabile di Enel Si’, societa’ attiva nelle installazioni fotovoltaiche.
Lo scorso anno il gruppo guidato da Fulvio Conti ha realizzato impianti per 8,5 MW e per quest’anno l’obiettivo e’ di arrivare a 20 MW.
“Il nuovo decreto ha molti aspetti positivi: e’ piu’ semplice e rende il fotovoltaico conveniente e accessibile”, spiega Felicioli all’Adnkronos.
Il decreto prevede incentivi per una durata di 20 anni che vengono corrisposti per l’energia elettrica ‘autoprodotta’ con i pannelli ecologici. Un impianto per una famiglia tipo costa fra i 12-20 mila euro si ammortizza in una decina di anni.
Per coprire il costo dell’impianto alcuni istituti bancari stanno prevedendo finanziamenti specifici che in pratica azzerano la necessita’ di disporre del capitale. “Il meccanismo previsto dal nuovo decreto e’ piu’ simile a quello che esiste in Germania dove il ‘conto energia’ ha funzionato molto bene; nell’insieme le innovazioni sono interessanti perche’ si semplifica molto l’iter burocratico e si elimina il tetto alla capacita’ installata e le aste”. Proprio il meccanismo delle aste aveva, di fatto, creato diversi problemi.

Con il precedente decreto sul fotovoltaico erano state approvate domande per la cifra record di 386 MW di potenza installata ma in realta’, al 31 dicembre scorso, erano entrati in esercizio solo 10 MW .
Uno stallo che secondo Felicioli puo’ essere ricondotto principalmente ”all’iter burocratico molto complesso; inoltre -spiega Felicioli – sugli impianti di maggiori dimensioni era previsto un meccanismo di offerta al ribasso che poteva favorire anche operazioni speculative; c’e’ stato chi attraverso il meccanismo delle aste al ribasso ha impegnato quasi tutto il tetto previsto senza pero’ poi aprire i cantieri”. Con il nuovo decreto, la capacita’ incentivabile e’ stata portata a 1.200 MW con un obiettivo nazionale di 3mila MW al 2016. Il problema e’ che oggi i pannelli che vengono montati sono tutti di produzione estera. “L’auspicio -sottolinea il manager- e’ che adesso, anche nel nostro paese si sviluppi un’ecoindustria; in Italia, infatti, non esiste una filiera nazionale del fotovoltaico”.

E l’Enel? Potrebbe entrare in questo campo anche come produttore? “Noi -spiega Felicioli- siamo gia’ molto attivi nella ricerca e abbiamo avviato sperimentazioni con operatori del settore come ad esempio la Sharp, e’ un tema su cui stiamo riflettendo.
Il piano del governo offre un quadro normativo interessante”. Nel settore del fotovoltaico Enel e’ entrata all’inizio degli anni 2000 e con Enel Si’ opera in tutti i settori della filiera, ingegneria, progettazione di impianti, telegestione attraverso una rete in franchising con 250 affiliate che montano impianti in prevalenza di dimensioni piccole e medie per famiglie e Pmi. Nel 2005 ha installato appena 2,5 MW ma nel 2006 e’ arrivata a 8,5 MW con la prospettiva di raggiungere i 20 MW entro quest’anno. Enel Si’ opera in tutto il settore delle rinnovabili, mini-idro, eolico, biomasse, cogenerazione.
E in questo senso, “il piano del governo puo’ costituire un volano importante. Alcuni dei provvedimenti del pacchetto energia -conclude Felicioli- si preannunciano molto interessanti a cominciare da quello in arrivo sulla cogenerazione”.