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Sto adeguando l’impianto elettrico di un abitazione che diverrà un museo. Sarà quindi luogo privato dedicato ad un pubblico seppur ristretto.
Chiedo:
1- è necessario un progetto?
2- in quanto luogo frequentato da visitatori e studenti, necessita di impianto rilevazione fumi o almeno di pulsanti antiincendio e, quindi di relativo progetto?
3- essendo ex abitazione, monofase e nei limiti delle metrature di legge, posso certificare l’impianto elettrico anche se diverrà museo (luogo pubblico)?

Dario Gatti

Il progetto è sempre necessario ai sensi dell’art. 5 comma 1 del decreto 37/08:

“Art. 5. Progettazione degli impianti
1. Per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento degli impianti di cui all’articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g), è redatto un progetto. Fatta salva l’osservanza delle normative più rigorose in materia di progettazione, nei casi indicati al comma 2, il progetto è redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi, il progetto, come specificato all’articolo 7, comma 2, è redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice.”

Nel caso di specie l’appartamento è stato “trasformato” in un museo, che quale ambiente, potrebbe presentare in caso d’incendio un rischio maggiore di un ambiente ordinario. Questa condizione classificherebbe il “museo” come “luogo a maggior rischio in caso d’incendio” di cui alla Norma CEI 64-8/7 – Sezione 715 “Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio”, così come indicato all’art. 715.03.1.1.

All’ appartamento/museo così come descritto potrà essere applicata la disciplina di prevenzione incendi e qualora l’attività sia ricompresa nell’elenco di cui al DM 151/20211 dovranno essere seguite le pertinenti regole tecniche.

All’ appartamento/museo potrebbe essere anche applicata la Norma CEI 64-15 “Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica” qualora sia presente un vincolo culturale e/o architettonico. Le classificazioni relative sono di competenza del committente. Per la trasformazione o l’adeguamento degli impianti elettrici ed elettronici dell’appartamento/museo è obbligatorio il progetto redatto da un professionista in quanto impianti ricompresi nella descrizione di cu all’art. 5 comma 2 lettera d):

impianti elettrici relativi ad unità immobiliari provviste anche solo parzialmente, di ambienti soggetti a normativa specifica del CEI, in caso di locali adibiti ad uso medico o per i quali sussista pericolo di esplosione o a maggior rischio di incendio, nonchè per gli impianti di protezione da scariche atmosferiche in edifici di volume superiore a 200 mc”.

La decisione di installare l’impianto di rivelazione fumi e i pulsanti antincendio spetta al committente sulla base delle determinazioni dell’analisi del rischio da svolgersi a cura di un tecnico abilitato di prevenzione incendi anche in rapporto dell’assoggettabilità degli ambienti alla disciplina di prevenzione incendi.

In possesso dei requisiti tecnico professionali di cui all’art. 4 DM 37/08 può certificare i relativi impianti di cui all’art. 1 dello stesso, previa redazione del progetto nei casi prospettati.