L’edificio (una baita montana) non è raggiunto dalla rete elettrica e pertanto si prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico abbinato ad un inverter con relativo sistema di accumulo. La tensione in uscita dall’inverter sarà di 230V (conversione da 48Vdc batterie a 230Vac out inverter). Per quanto concerne la protezione dai contatti indiretti, quale riferimento normativo dovrei applicare?
Quale sistema si configura? TN?
Considerando la zona alpina, un impianto di messa a terra potrebbe avere anche la funzione opposta di “captatore” di fulmini caduti nelle vicinanze e danneggiare il mio impianto…
Anonimo
Fatti salvi gli obblighi di progettazione indicati dal decreto 37/08 che pongono a carico del progettista degli impianti l’indicazione delle modalità di protezione contro i contatti indiretti e i successivi obblighi a carico dell’impresa installatrice per il rilascio della dichiarazione di conformità , reputiamo in termini generali che solo dopo la verifica delle caratteristiche dell’inverter potrebbe essere considerata l’opportunità di realizzare l’ interruzione automatica del guasto con sistema IT.
I riferimenti normativi sono: CEI 64-8/7 Sezione 712, CEI 64-8/4 Capitolo 413.
Nel merito della protezione contro le scariche atmosferiche deve essere esperita la valutazione del rischio da fulmine come da procedure di cui alla Norma CEI EN 62305-2, per l’eventuale impianto di protezione esterno dai fulmini (LPS) deve considerare la Norma CEI EN 62305-1 e -3, mentre per la realizzazione dell’impianto di protezione dalle sovratensioni (SPD) la Norma CEI EN 62305-4 e la Sezione 443 della Norma CEI 64-8/4 V5.