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impianti elettriciInstallazione wall-box per la ricarica di veicoli elettrici su di un impianto domestico da 3 kW esistente. Il contatore elettrico è addossato sulla parete esterna dell’abitazione e la stazione di ricarica dovrà essere posizionata ad una distanza di circa 3 m dal contatore stesso e sulla stessa parete.
Attualmente dal contatore, dotato di limitatore del fornitore elettrico, il montante raggiunge direttamente il centralino dell’abitazione ad una distanza di circa 3 metri.
Dovendo creare una nuova linea in partenza dal contatore ed in accordo alla CEI 0-21, all’interno del contatore penserei di installare n.2 DGL (di cui magneto-termico differenziale Idn 30mA e tipo A per la wall box e un magneto-termico per l’abitazione). L’installatore ha proposto al cliente una semplice derivazione dal contatore e l’installazione del solo MTD, giustificandosi che, le distanze sono tutte inferiore ai tre metri dal contatore. L’impianto così realizzato è a norma?

M.P.

Installazione wall-box per la ricarica di veicoli elettriciAi circuiti di alimentazione delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici sono da applicare le prescrizioni di cui alla Sezione 722 della Norma CEI 64-8/7 Variante 5.
Per la protezione contro i contatti indiretti dei suddetti circuiti si applicano le prescrizioni di cui all’ art. 722.413 e all’ art. 722.531.1 della stessa Sezione.
Pertanto sul circuito di alimentazione della stazione di ricarica per i veicoli elettrici è da installare la protezione differenziale di tipo A con IΔn=0,03 A ovvero come specificato nell’art, 722.531.1 deve essere prevista anche la protezione contro i guasti a terra in corrente continua mediante interruttori differenziali di tipo B o di tipo A, questi ultimi equipaggiati con dispositivo che assicuri l’interruzione dell’alimentazione in caso di guasto in corrente continua superiore a 6 mA.
Per la protezione contro le sovracorrenti oltre alle prescrizioni generali sono da applicare le prescrizioni di cui all’art. 722.533.1. Qualora la protezione contro le sovracorrenti non sia presente nell’apparecchiatura di carica del veicolo elettrico deve essere installata nell’impianto fisso.
La diversa posizione dei dispositivi di protezione contro il corto circuito è normata dall’art. 473.2.2.1 della Norma CEI 64-8/4 ove si cita il tratto di conduttura di lunghezza non superiore a 3 metri in derivazione dalla principale.
Per i montanti indirizzati alle singole unità immobiliari è applicabile l’art. 520.1 della Norma CEI 64-8/5 e in particolare i commenti allo stesso.

… si raccomanda che ogni montante sia costituito da un cavo multipolare con guaina oppure da più cavi unipolari (questi ultimi posati entro un tubo protettivo per montante); questa raccomandazione è considerata soddisfatta anche se i cavi unipolari senza guaina vengono posati entro uno stesso canale, nel tratto di percorso orizzontale all’interno del locale contatore o in un tratto orizzontale di lunghezza non superiore a 3 m, a partire dal quadro contenente i contatori;

Inoltre al caso in oggetto si applica la Norma CEI 0-21, in particolare si segnala l’articolo 7.4.6.1:

7.4.6.1 Protezione del cavo di collegamento
Conformemente alla definizione di cavo di collegamento, la protezione di tale cavo contro le
sovracorrenti è di responsabilità dell’Utente, mentre la protezione contro le sovracorrenti
dell’impianto di rete a monte del punto di connessione, incluso il contatore, è di responsabilità
del Distributore.
Salvo cavi di collegamento posati nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio, la
protezione contro sovraccarico può essere svolta dai dispositivi posti a valle del medesimo
cavo (DG, ovvero DGL, in numero non superiore a tre).
La protezione contro il cortocircuito del cavo di collegamento può essere omessa se sono
verificate contemporaneamente le condizioni di cui all’art. 473.2.2.1 della Norma CEI 64-8; in
particolare, il cavo di collegamento:
– deve avere una lunghezza non superiore a 3 m;
– deve essere installato in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito;
– non deve essere posto in vicinanza di materiale combustibile né in impianti situati in
luoghi a maggior rischio in caso di incendio o con pericolo di esplosione.
In alternativa a questa soluzione, le caratteristiche del cavo devono essere coordinate con
quelle dell’interruttore automatico del contatore (qualora tale dispositivo sia presente) (26),
secondo quanto previsto dall’art. 434.3.2 della Norma CEI 64-8. 25

Quanto proposto dall’installatore non è applicabile al contesto rappresentato.