Sto eseguendo un inizio attività per un pub, il titolare non ha disponibile la dichiarazione di conformità relativa all’impianto elettrico dell’immobile (preesistente), né la relativa documentazione (layout, schema quadro, ecc. ecc.), vi chiedo se in questa situazione è eseguibile la verifica dell’impianto di terra in conformità al DPR 462/01 oppure devo chiedere una dichiarazione di rispondenza a firma di tecnico abilitato.
Pierluigi Martinelli
La verifica periodica deve essere fatta dopo due o cinque anni dalla messa in esercizio dell’impianto ed è quindi l’ultimo dei problemi. Per l’avvio dell’attività, occorre far riferimento a quanto previsto dal DPR 462/01 art. 2 circa la messa in esercizio e omologazione dell’impianto:
Art. 2. Messa in esercizio e omologazione dell’impianto
1. La messa in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche non può essere effettuata prima della verifica eseguita dall’installatore che rilascia la dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente. La dichiarazione di conformità equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell’impianto.
2. Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, il datore di lavoro invia la dichiarazione di conformità all’ISPESL ed all’ASL o all’ARPA territorialmente competenti.
Se l’impianto risulta realizzato prima dell’entrata in vigore del decreto 37/08 la dichiarazione di rispondenza è certamente lo strumento giusto per adempiere agli obblighi di cui al DPR 462 e per ricostruire lo stato di fatto.
I documenti prodotti (relazione tecnica, schemi, planimetrie, rapporto di verifica ecc.) saranno necessari anche e soprattutto per il corretto esercizio e per la manutenzione dell’impianto (articoli 80 e 86 DLgs 81/08).