Sono Gaetano Gazzola, Presidente dell’Associazione Onlus Comitato per Linate. Un’Associazione nata per stimolare la partecipazione attiva dei cittadini alla vita amministrativa del proprio Comune di Peschiera Borromeo. Piccola premessa, nel dicembre 2016 l’Amministrazione ha acquistato tutti i pali luce del territorio comunale per un ambizioso progetto per convertire a led l’attuale sistema illuminazione pubblica, progetto rimasto sinora sulla carta.
Circa un mese fa, la nostra piccola frazione di Linate, è stato per sette giorni completamente al buio. Abbiamo tempestato di telefonate l’Enel ed il Responsabile del settore del Comune sino a quando sono riusciti a “risolvere”, secondo noi provvisoriamente il problema. Il guasto sembrava causato da un interruzione del cavidotto tra due pali dell’illuminazione pubblica stradale, per questo motivo hanno collegato i due pali con un cavo volante. Forse il tutto è stato fatto a norma ma noi abbiamo delle perplessità per questo vi contattiamo.
Secondo noi hanno trovato il guasto, hanno rimediato velocemente su nostra pressione anche perchè abbiamo pubblicato dei post sui social Network ed ora sono in attesa della delibera di approvazione del preventivo che Enel avrà sottoposto all’Amministrazione Comunale per la sistemazione a regola d’arte del guasto.
Le domande sono.. si può collegare due pali dell’illuminazione pubblica, posti proprio ad un incrocio stradale molto battuto con un cavo volante? Questo tipo d’intervento deve in ogni caso rispondere a delle normative/certificazioni? Se un cavidotto è interrotto deve essere ripristinato? E’ considerata manutenzione straordinaria? Ci sono dei tempi entro i quali si deve ripristinare l’impianto d’illuminazione pubblica com’era?
Vi ringraziamo in anticipo per una vostra gradita risposta che ci permetterebbe di garantire ai cittadini che l’intervento è stato fatto a norma e che eventualmente non ci sono problemi per un cavo “penzolante” sopra ad un incrocio.
Gaetano Gazzola
Comitato per Linate Onlus
Senza entrare nel merito delle questioni civili e di responsabilità, e nemmeno nella questione specifica, per la quale sarebbero necessari puntuali approfondimenti, ricordiamo quanto segue:
Un impianto di illuminazione pubblica non è soggetto al decreto 37/08, il quale si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze. Questo vuol dire che la realizzazione, la modifica, l’ampliamento o la manutenzione straordinaria può essere eseguita anche da soggetto non abilitato all’installazione di impianti elettrici. Nel caso prospettato, se il ripristino non comporta modifiche, si può parlare di manutenzione ordinaria ovvero (decreto 37/08 art.2 comma d):
interventi finalizzati a contenere il degrado normale d’uso, nonche’ a far fronte ad eventi accidentali che comportano la necessita’ di primi interventi, che comunque non modificano la struttura dell’impianto su cui si interviene o la sua destinazione d’uso secondo le prescrizioni previste dalla normativa tecnica vigente e dal libretto di uso e manutenzione del costruttore.
Pur non rientrando nell’ambito di applicazione del decreto 37/08 gli impianti di pubblica illuminazione devono essere realizzati nel rispetto delle norme vigenti. In particolare la Norma CEI 64-8 sez. 714 “Impianti di illuminazione situati all’esterno” o, se applicabile, la Norma CEI 64-7 “Impianti di illuminazione situati all’esterno con alimentazione serie“.
I tempi limite per il primo intervento e il ripristino sono in genere regolamentati da condizioni contrattuali tra il proprietario (o amministratore, gestore ecc.) degli impianti e il soggetto incaricato alla manutenzione.