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~DCasa in costruzione con data certa di inizio lavori nel 2015 con obbligo di progetto (superiore 6kW). Il progetto elettrico preliminare è redatto nel 2016 con cavi NON CPR.
Nel corso del 2015 e 2016 gli impianti elettrici sono già predisposti con cavi non CPR su tutti e 3 i piani come da progetto. La casa sarà però ultimata nel 2018 (si sono interrotti i lavori causa mancanza fondi) e mancherà da “infilare” sicuramente altri cavi.
I nuovi cavi da infilare sicuramente saranno CPR (anche perchè non credo l’elettricista abbia fondi di magazzino) e in ogni caso finirà i lavori nel 2018. Come ci si comporta in questi casi? Immagino esistano molti casi analoghi… Bisogna far sfilare tutti i cavi NON CPR e rinfilare tutti i cavi nuovi?! Dovrà essere fatto anche progetto elettrico as built… si potrà indicare che metà impianto ha seguito la vecchia normativa e la parte restante quella Nuova?!

Alessandro Sciutti

~RCon progetti redatti prima del 1 luglio 2017 non vi era e non vi è nessun problema per la posa di cavi non CPR. Qualora l’impresa installatrice abbia a magazzino cavi non CPR potrà installarli purché si dimostri che detti cavi siano stati immessi sul mercato prima del 1 luglio 2017 (vedasi anche Decreto Legislativo 16 giugno 2017 n. 106).
Per i cavi già installati non vi è nessun obbligo di sostituzione.
Utile e necessaria, in questo caso e negli analoghi a maggior tutela di tutti gli attori della filiera, la redazione di un verbale da parte del Direttore dei lavori nel quale si dichiara la sospensione e la ripresa dei lavori con le relative date. Con questo atto l’installatore potrà dimostrare che i cavi non CPR sono stati installati prima dell’entrata in vigore del regime di coesistenza (e/o durante) 10.03.2016÷1.07.2017 e avere data certa dalla quale installare i cavi CPR, sempre ché non siano disponibili ancora sul mercato (ovvero a magazzino cavi non CPR).

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