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Una visita agli stabilimenti di lavorazione del pistacchio, fra i prodotti più pregiati della Sicilia: tecnologia all’avanguardia per l’intero processo produttivo, anche grazie ai sistemi di apertura/chiusura marchiati Hörmann.

Originario del Medio Oriente, il pistacchio è un albero il cui seme, dal sapore fortemente aromatico, è particolarmente apprezzato nelle cucine degli chef stellati, nelle pasticcerie per la preparazione di gelati, granite, torroni, confetti, creme e, più in generale, nell’industria alimentare. Il pistacchio è oggi la coltivazione tipica di Bronte (Catania), cittadina siciliana che – nonostante la produzione locale rappresenti solo l’1% di quella mondiale – lo ha reso famoso in tutto il mondo grazie all’eccellente varietà che prospera sulle falde laviche dell’Etna, tutelata dal marchio DOP “Pistacchio Verde di Bronte”. Il terreno eruttivo dona infatti al pistacchio proprietà organolettiche uniche compreso, al termine della maturazione, l’inconfondibile colore verde smeraldo. La raccolta viene effettuata a mano, ad annate alterne. Il frutto viene subito privato del mallo che lo avvolge, poi i semi restano ad asciugare sotto il sole, per passare infine alla lavorazione industriale nella quale il gruppo Anastasi è leader internazionale.

Il Responsabile della produzione Antonio Anastasi ci accompagna in visita agli impianti: “Dal 1972 la mia famiglia si occupa della lavorazione industriale non solo dei pistacchi di Bronte e siciliani, ma anche di quelli provenienti dalla California, dall’Iran e dalla Turchia. La produzione comprende infatti pistacchi sgusciati e pelati, con e senza marchio DOP, oltre ai tritati di vari calibri e ai semilavorati puri al 100%. Disponiamo di due stabilimenti: uno è dedicato alla sgusciatura dei semi, mentre nel secondo si svolgono le operazioni di selezionatura e produzione dei semilavorati. Utilizziamo macchinari innovativi ai quali affidiamo tutte le procedure della lavorazione, soggette a controlli accurati anche da parte della US Food & Drugs Administation. Tutte le fasi di lavorazione sono monitorate quotidianamente per garantire il massimo livello di sicurezza, grazie a tecnologie moderne e a sistemi evoluti per la gestione della qualità.”

Uno dei due stabilimenti è stato completato cinque anni fa, mentre il secondo è entrato in funzione nel 2016.

“Avevamo la necessità di migliorare la compartimentazione fra i reparti esistenti e di allestire il nuovo stabilimento, perciò eravamo alla ricerca di sistemi di apertura/chiusura efficaci, pratici e resistenti. Dopo un’attenta analisi abbiamo optato per i prodotti Hörmann che, secondo le nostre valutazioni, offrono il rapporto ottimale fra qualità e prezzo.”

Già nello spogliatoio si possono osservare le porte interne in acciaio tamburato, ben accoppiate con le pareti prefabbricate, mentre il passaggio fra i diversi reparti è scandito da una serie di porte rapide di colore arancione, attraverso le quale passano tramogge, carrelli e transpallet. Lungo le pareti esterne spiccano i portoni sezionali e a scorrimento orizzontale, equipaggiati con il passo pedonale per le uscite di sicurezza, le porte rapide carraie e le pedane di carico per il trasbordo delle merci in arrivo e in partenza. L’architettura si distingue per l’immagine all’avanguardia: il rivestimento in moduli fotovoltaici è perfettamente integrato all’involucro edilizio, comprese le bocche di carico per gli automezzi.

Qual è il vostro livello di soddisfazione rispetto ai prodotti Hörmann? “Abbiamo installato diverse tipologie di portoni e porte, che hanno confermato tutte le nostre aspettative. L’azienda si è sempre resa disponibile per rispondere alle nostre esigenze e, attualmente, il produttore sta completando la messa a punto delle batterie che azioneranno alcune porte in assenza di alimentazione elettrica. Siamo soddisfatti e consiglieremmo ad altri l’installazione dei prodotti Hörmann.”