Sono un installatore elettrico lettere a) e b) decreto 37/2008, nonchè un perito industriale iscritto all’albo professionale alla specializzazione elettrotecnica, che è stato chiamato a rilasciare una dichiarazione di rispondenza per un fabbricato che al piano terra risulta essere composto da due appartamenti (>200 mq.) ed al piano primo ancora due appartamenti (>200 mq.), ma di cui a distanza di 15 anni dalla realizzazione il proprietario non ha mai fatto la pratica di chiusura/fine lavori.
Adesso il tecnico incaricato (Geometra/Ingegnere) ha redatto documenti per la pratica di chiusura lavori, dove dichiara che al piano terra vi sono solo locali adibiti a magazzini (contrariamente alla realtà).
Come mi comporto io, che in realtà mi trovo davanti ad un impianto con un quadro elettrico generale che alimenta quattro sotto quadri elettrici (uno per ogni appartamento), quando il tecnico incaricato dichiara uno stato di fatto non veritiero? Il tutto è finalizzato ad un atto di vendita del fabbricato stesso.
Dino Sarti via form
La dichiarazione di rispondenza sostituisce la dichiarazione di conformità ed impegna il firmatario nel dichiarare la conformità degli impianti e la corretta installazione degli stessi in rapporto al contesto edilizio.
In considerazione dei risvolti di responsabilità civile e penale connessi a false dichiarazioni il nostro consiglio è quello di rinunciare all’incarico.