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La precedente serie di Norme (CEI EN 60439) è stata ristrutturata in modo sostanziale e sono state introdotte modifiche sia dal punto di vista editoriale sia tecnico. Un’analisi della nuova Norma sui quadri elettrici di bassa tensione.
Nel tempo la concezione e l’uso del quadro elettrico hanno subito notevoli evoluzioni; dalla realizzazione basata sull’esperienza di ciascuna azienda negli anni Sessanta, allo sviluppo di configurazioni standard realizzate con un numero limitato di componenti negli anni successivi.
La definizione di una gamma limitata, pur rispondendo alle esigenze di allora, era comunque carente per vari aspetti, che proprio in quegli anni iniziavano ad essere pressanti. Anche dal punto di vista della sicurezza sono stati fatti sicuramente molti progressi.
Questo processo è stato supportato da una sempre più stretta collaborazione tra costruttori e utilizzatori, inteso nel senso più ampio della parola cioè impegnati in una cooperazione per un miglioramento continuo.
Il confluire di esperienze maturate nel tempo, di esigenze sempre più diversificate, ha spinto i costruttori a proporre sistemi per realizzare quadri di distribuzione sia in kit sia di tipo modulare.
La disponibilità del numero di soluzioni proposte permette una notevole varietà di tipologie di quadri, sempre più performanti e realizzati/realizzabili con componenti di serie.
Questa evoluzione è stata possibile grazie al continuo impegno dei costruttori nel realizzare le varie tipologie di carpenterie, componenti ed accessori, tali da comporre un sistema flessibile e sicuro. Il risultato di questo processo è evidente e offre una rilevante moltiplicazione delle possibilità di installazione.
Oggi sul mercato è possibile individuare quadri in un’ampia scelta di dimensioni, equipaggiabili con una vasta serie di accessori per facilitarne sia il cablaggio e il montaggio, sia la manutenzione.
L’impiego di tali accessori permette di ottenere eccellenti prestazioni e vantaggi, riducendo gli errori di assemblaggio e aumentando la sicurezza per gli utilizzatori e i committenti. I futuri progetti saranno sempre più focalizzati sullo sviluppo della sicurezza degli impianti elettrici tutelando gli utilizzatori e l’ambiente circostante.
Le aziende produttrici di quadri con questo elevato standard di tecnologia e sicurezza offrono già agli installatori e utilizzatori soluzioni di quadri con specifiche caratteristiche per particolari applicazioni e ambienti, come pure quelli a tenuta all’arco interno (vedi guida CEI 17-86), sistemi di cablaggio rapido e sicuro, con un risparmio notevole dei tempi d’installazione.
Inoltre è necessario sottolineare la combinazione sicurezza-servizio nei quadri attuali: l’introduzione di forme di segregazione e partizione in unità funzionali nei quadri elettrici permette l’accesso e la manutenzione anche sotto tensione.
Un altro elemento importante porta il quadro elettrico ben oltre il ruolo di puro contenitore “meccanico” di dispositivi di protezione e similari.
Ora è possibile un’interazione di monitoraggio e controllo con il sistema di distribuzione non solo con il comando manuale su una serie di interruttori con intervento diretto dell’uomo, ma anche attraverso una visualizzazione e comando remoti di tutto il sistema. In quest’ottica, esistono già quadri elettrici “intelligenti” con supervisione di parametri energetici, autodiagnosi e proiettati verso il risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente: questa è e sarà sempre più la vera differenza.
Il quadro elettrico non è quindi solo carpenteria atta a contenere le apparecchiature elettriche, ma è un sistema costituito dal supporto meccanico, da sistemi di distribuzione e da apparecchiature elettriche di protezione, comando e segnalazione, interconnesse elettricamente con lo scopo di adempire le funzioni richieste dall’impianto elettrico nel quale è inserito.

Dalla Norma IEC/EN 60439 alla Norma IEC/EN 61439
La norma ha cambiato “nome” (numerazione internazionale) ed è diventata IEC 61439. Questa scelta è stata fatta soprattutto per segnare un forte cambiamento rispetto alla serie attuale che, nel giro di qualche anno, sarà completamente sostituita. Il progetto di ristrutturazione della serie delle norme relative alle varie tipologie di Quadri Elettrici BT ha visto l’inizio nel corso del 1998, gli obiettivi iniziali per l’avvio del nuovo lavoro erano quelli di:
– avere una struttura più snella della norma ed una maggior leggibilità delle relative clausole;
– superare la difficoltà della definizione di AS (apparecchiature di serie – quadri completamente provati) ed ANS (apparecchiature non di serie – quadri parzialmente provati), soprattutto su richiesta dei paesi del Nord Europa, dove la struttura del mercato è differente e l’applicazione di questi concetti risulta più complessa.

Per quanto riguarda l’applicazione in Italia, a gennaio 2010 sono state pubblicate le due norme CEI EN 61439-1 e -2, mentre le parti successive – equivalenti a quelle attuali – saranno pubblicate negli anni a seguire con una previsione di fine nel corso del 2012: ciò significa che – fino ad allora – per i prodotti trattati nelle parti 2-3-4-5 della norma attuale il riferimento resta la norma CEI EN 60439-1. È in corso il progetto di redazione di una Guida IEC TR 61439-0.

Tale parte -0 dovrà costituire essenzialmente:
• un supporto alla specificazione dei quadri in funzione delle esigenze installative ambientali e di prestazioni e, ove applicabile;
• una sorta di guida all’utilizzo della norma stessa.
La struttura della norma cambia in modo importante.

La Parte 1 (IEC 61439-1) è relativa alle sole regole generali, valide in principio per tutte le tipologie di quadri di bassa tensione (sia i quadri classici di potenza, sia i condotti sbarre, sia i quadri cantiere, ecc.).
Sono (e saranno) aggiunte le parti specifiche per ogni tipologia di quadro, in cui si esplicitano o dettagliano le clausole, indicando l’applicabilità delle differenti prescrizioni (di costruzione e di prova) sul tipo specifico o aggiungendo le indicazioni sulle applicazioni tipiche.