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La Comunità Europea ritiene prioritario un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Secondo gli studi del Comitato preposto, attualmente gli edifici dell’Unione Europea assorbono il 40% dei consumi totali di energia e il 50% del gas, fonti importate da altri Paesi.
Nella giornata di oggi il Parlamento Europeo ha promosso, con largo consenso, una modifica alla Direttiva CE/91/2002, sul rendimento energetico degli edifici.
Secondo il nuovo documento, composto numerosi emendamenti formulati come linee guida o proposte, gli edifici sul suolo comunitario realizzati dopo il 31 dicembre 2018 dovranno essere ad “impatto zero”. Dovranno cioè produrre da fonti rinnovabili tanta energia quanta ne consumano.
Si e’voluto inoltre mettere l’accento sulla funzione guida degli edifici pubblici. Questi ultimi, vecchi o nuovi che siano, dovranno applicare i requisiti richiesti dalla direttiva per realizzare immobili a consumo zero energia entro il 2015, in anticipo rispetto a tutti gli altri tipi di edifici.
E’ prevista anche l’eliminazione dello studio di fattibilita’, prima obbligatorio, sull’uso delle rinnovabili negli immobili.
Entro il 30 giugno 2011 gli stati Europei dovranno predisporre piani d’azione nazionali contenenti gli strumenti finanziari per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, come prestiti agevolati, incentivi fiscali e disposizioni riguardanti i fornitori di energia. impegna a trovare meccanismi di incentivazione entro il 31 marzo dell’anno prossimo.
La nuova direttiva interessa tutti i fabbricati, comprese le abitazioni utilizzate per meno di quattro mesi all’anno. Nel documento modificato l’obbligo sussisteva solo per i fabbricati con superficie abitabile di oltre 1000 metri quadri.
Esclusi dall’adeguamento solo gli edifici religiosi e agricoli, le strutture temporanee usate per meno di 18 mesi e i palazzi storici protetti. I nuovi standard si applicheranno a tutte le componenti, inclusi gli impianti energetici, le finestre, le caldaie, i sistemi di isolamento riscaldamento e raffrescamento, con possibilità di estendersi anche ai contatori intelligenti.

In Italia il recepimento della Direttiva sull’efficienza energetica in edilizia è iniziato con il DL 192/2005, modificato l’anno successivo dal D.lgs. 311/2006. I decreti attuativi sono arrivati solo l’anno scorso.
Il Governo potrebbe decidere di includere il recepimento delle norme europee in materia di risparmio energetico e tutela ambientale tra gli incentivi per l’efficienza energetica del Piano Casa, in discussione la settimana prossima (giovedì 30) al Consiglio dei Ministri.