Alla rete di terra è opportuno connettere tutti i dispersori di fatto. Molto spesso si rileva infatti che tali elementi, avendo una superficie in contatto con il terreno superiore a quella dei dispersori intenzionali, svolgono un ruolo preponderante nella dispersione della corrente di guasto anche se il loro contributo è di difficile valutazione.
Particolarmente utile risulta l’impiego delle strutture metalliche delle opere civili. Nelle strutture in calcestruzzo armato i ferri delle armature e le reti elettrosaldate utilizzate per le pavimentazioni costituiscono i dispersori naturali in grado di ridurre considerevolmente la resistenza di terra. Quantunque inglobati nel calcestruzzo infatti tali ferri possono essere considerati in intimo contatto con il terreno in quanto il calcestruzzo assume la stessa umidità del terreno e presenta una resistività che in genere non supera i 300 ohm per metro.
Le strutture metalliche che costituiscono i dispersori di fatto devono però essere rese idonee a questa funzione all’atto della loro messa in opera. In particolare occorre conferire loro una buona continuità elettrica eseguendo una accurata legatura dei ferri secondo la regola dell’arte edile e, se possibile, eseguire di tanto in tanto qualche saldatura.
E’ opportuno inoltre che tali strutture metalliche restino accessibili dal punto di vista elettrico predisponendo delle piastre metalliche connesse mediante saldatura e disposte in modo da risultare esterne alla struttura muraria.
Tramite le suddette piastre o predisposizioni dei ferri dell’armatura possono venire collegati tra loro o ad eventuali dispersori intenzionali.
Nelle costruzioni con struttura metallica, la struttura stessa assicura in genere una buona continuità elettrica tra i dispersori. Si osservi che in molti casi, come ad esempio quelli illustrati su PanEL n. 2/’96: platea di fondazione (pag. 4), pali di fondazione (pag. 5) e paratie di contenimento (pag. 6), i dispersori di fatto, data la loro efficacia, possono costituire da soli l’impianto di terra e sostituire i dispersori veri e propri. Evidentemente è necessario accertarsi che le loro caratteristiche elettriche e meccaniche equivalgano a quelle dei dispersori intenzionali.