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I dispersori di fatto e quelli intenzionali devono essere collegati al nodo o collettore generale di terra, con il conduttore di terra. Come conduttore di terra è consigliabile utilizzare tondini o piattine in acciaio zincato o corda in rame nuda, meglio se stagnata con funzione di dispersore.

Ricordiamo che, secondo la definizione data dalla norma CEI 64-8, il conduttore di terra è il conduttore di protezione che collega il collettore (o nodo) principale di terra al dispersore o i dispersori tra loro.
Le parti non isolate dei conduttori di terra interrati sono considerate come facenti parte del dispersore.
Il dispersore, sempre secondo la norma CEI 64-8, è il corpo conduttore o il gruppo di corpi conduttori in contatto elettrico con il terreno, che realizza un collegamento elettrico con la terra.

Le sezioni minime dei dispersori e dei conduttori di terra, previsti dalle norme CEI, possono sopportare le correnti di guasto nei tempi di intervento delle protezioni previsti dalle norme stesse.
I problemi più importanti che si presentano nella realizzazione di un impianto di terra sono:
– le connessioni tra dispersori e conduttori di terra, che devono assicurare un ottimo contatto elettrico e durevole nel tempo;
– il buon contatto del dispersore con il terreno che deve essere realizzato ricoprendo l’elemento disperdente, per buona parte dello scavo, con terreno vegetale. Evitare categoricamente di utilizzare il materiale di risulta del cantiere.

Le connessioni più consigliate sono quelle a pressione o alluminotermiche, utilizzando materiali omogenei in modo da evitare coppie elettriche.
Il sistema di connessione che utilizza morsetti a compressione si basa sulla notevole deformazione plastica provocata dalla pinza che dà luogo ad una compenetrazione tra morsetto e conduttori in grado di garantire un contatto elettrico durevole nel tempo.

Un ulteriore sistema di connessione è rappresentato dalla saldatura alluminotermica, la quale utilizza l’alta temperatura della reazione che avviene tra ossido di rame ed alluminio in polvere.

Durante tale reazione il rame fuso scorre sui conduttori da saldare provocandone la fusione e formando un corpo unico avente una conduttività non inferiore a quelle dei conduttori stessi e quindi in grado di sopportare le correnti di guasto e le sollecitazioni meccaniche.
La derivazione del dispersore al collettore generale di terra, nel punto di uscita dal pavimento, deve essere protetta da urti e corrosioni con tubi PVC di elevato spessore.
Si consiglia di realizzare due derivazioni – dal dispersore ad anello – di forte spessore per resistere agli urti per ogni collettore generale di terra.

I conduttori che fanno capo al collettore generale di terra, devono essere contrassegnati allo scopo di essere sicuramente individuati per le verifiche periodiche.
I collettori generali di terra devono essere ubicati in punti facilmente accessibili, per le verifiche periodiche.

Conduttore di terra con funzione di dispersore
Le parti non isolate dei conduttori di terra sono considerate come facenti parte del dispersore. Nelle foto a pag. 4 e 5 di PanEL n. 4/96 sono riportati due esempi di collegamento al collettore generale (o nodo) di terra del conduttore di terra con funzione di dispersore; nel primo caso in piattina di acciaio zincato, nel secondo in corda di rame stagnato.
E’ importante ricordare che nel ricoprire l’elemento disperdente si deve utilizzare terreno vegetale avendo cura di asportare i sassi più grossi. Si deve evitare categoricamente di utilizzare materiale di risulta del cantiere.

Collettori generali di terra
Nelle foto a pag. 6 di PanEL n. 4/96 si vedono tre modi diversi di individuazione dei conduttori. Il collettore generale o nodo di terra va distanziato dal muro di circa 50 mm.