Secondo quanto disposto dall’articolo 80, comma 1 del D.Lgs.vo 81/08 e s.m.i il datore di lavoro deve prendere le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati da tutti i rischi di natura elettrica.
Al fine di valutare il rischio da sovratensioni ( come indicato alla lettera f dello stesso articolo ) di origine interna, come si può valutare tale rischio e quali sono le precauzioni tecniche da adottare?
Santo via form
Le sovratensioni di origine interna sono di natura transitoria e solitamente causate da repentine variazioni nella configurazione del circuito elettrico. La grandezza delle stesse è funzione della tensioni nominale di esercizio dell’impianto elettrico con frequenza uguale alla stessa frequenza del generatore. Tipicamente gli accadimenti che originano tali sovratensioni sono:
– apertura di un interruttore su di una linea sottocarico;
– apertura di un interruttore su di una linea in tensione a vuoto;
– distacco del carico di una macchina;
– messa a terra di un conduttore;
– scariche intermittenti tra un conduttore e la terra;
– guasto inverso monofase a terra;
– sovraeccitazione degli alternatori;
– eccesso di velocità dei generatori.
Il primo provvedimento è la verifica del livello di isolamento delle apparecchiature ovvero la tensione massima d’isolamento e la tensione nominale di tenuta di breve durata. Altro tipico provvedimento è il collegamento a terra del neutro.
Nel campo della protezione delle macchine sono applicabili i regolatori automatici di tensione, i relè centrifughi, i relè di massima tensione per la diseccitazione dell’alternatore. Anche la qualità degli interruttori e il loro potere di interruzione risultano significativi al fine di limitare le sovratensioni di manovra. Naturalmente nel suo caso senza indicazioni sulle caratteristiche e sulla tipologia dell’impianto elettrico è difficile dare una risposta esaustiva.