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A luglio dello scorso anno è stata pubblicata la nuova edizione della Norma CEI 64-8, la settima per la precisione.
Le motivazioni principali per cui si è provveduto all’aggiornamento con una pubblicazione “consolidata” della nuova norma sono, una, relativa al consueto intervento di aggiornamento dei testi dovuto alla pubblicazione di numerosi documenti di armonizzazione CENELEC; nel periodo di tempo intercorso tra la Norma CEI 64-8 del 2007 e le sue tre varianti, l’altra, non meno qualificante, è quella di aver tenuto conto anche delle prassi progettuali, di installazione e delle risposte più significative alle domande poste al CEI di chiarimento sull’applicazione della norma in oggetto: in termine normativo questa operazione si chiama “manutenzione”.
E’ opportuno segnalare che anche questa nuova edizione sarà il punto di riferimento fondamentale per il soddisfacimento degli articoli del DM 37/08 relativo alla sicurezza degli impianti tecnici (l’impianto elettrico nel nostro caso) all’interno degli edifici.
Si può definire la pubblicazione della Norma CEI 64-8 un atto di rinnovamento senza rivoluzione.
Nel seguito si segnalano gli aspetti principali delle novità riportate nella nuova edizione della Norma.

Parte 1 – Oggetto e scopo

Le modifiche sono focalizzate sui temi che hanno subito maggiori modifiche aggiornamenti tecnici e normativi: attenta valutazione dei disturbi elettromagnetici che un impianto realizzato può immettere nell’ambiente, prescrizione esplicita di dotare l’impianto di una documentazione adeguata, attenzione verso un impianto esistente quando esso viene ampliato. Sono indicazioni già consolidate sia in vari documenti CEI , sia nella legislazione vigente, es. DM 37/08, ma è la prima volta che sono riportati nella norma più importante sugli impianti elettrici.
Altrettanto innovativa è l’ obbligatorietà delle verifiche periodiche: questo è già oggetto della legislazione nei luoghi di lavoro, ma è la prima volta che lo si stabilisce per gli impianti di tipo residenziale.
Analizzando in dettaglio alcune prescrizioni, quando si precisa che un impianto deve avere un livello di immunità adeguato contro i disturbi elettromagnetici (articolo 131.7) si ribadisce una volta di più l’importanza della progettazione di un impianto elettrico: il progettista deve pensare “a tutto” quanto può interessare un impianto.
L’installazione nelle abitazioni e negli ambienti di lavoro di componenti elettrici ed elettronici sensibili ai disturbi elettromagnetici consegna un nuovo fattore per risaltare il ruolo di primo piano di un progettista. Analoga importanza viene stabilita per la documentazione di un impianto elettrico; infatti si stabilisce che: “Ogni impianto elettrico deve essere dotato di una appropriata documentazione”. Attenzione, non parliamo di argomenti nuovi e mai affrontati, le Guide CEI sulle verifiche e sulla progettazione da sempre mettono l’accento sull’importanza della documentazione. La Norma CEI 64-8 ora lo esplicita in maniera ancora più evidente.
L’articolo 134.1.9 sull’ampliamento e modifica di un impianto esistente per il quale si chiede di verificarne l’adeguatezza rispetto all’impianto base, rappresenta una nuova prova dell’aderenza marcata che la nuova 64-8 ha con la realtà legislativa e tecnica in Italia.
L’obbligo della verifica periodica per gli ambienti residenziali permette di coprire un apparente vuoto “tecnico normativo” sulla materia; ora è scritto chiaramente prima era un ovvia raccomandazione riportato nella Guida 64-14 relativa alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori.

Parte 2 – Definizioni

Si è ritenuto opportuno che, per le parti specifiche , le definizioni utilizzate siano riportate proprio all’interno di queste parti e non nella Parte 2 destinata alle definizioni generali.
Di significativo si segnala il concetto che i componenti elettrici non sono oggetto della Norma CEI 64-8, ma sono citati solo per la loro scelta e applicazione nell’impianto.
La Norma CEI 64-8 fornisce infatti i criteri di scelta di un’apparecchiatura elettrica, sulla base di quanto indica il costruttore dell’apparecchiatura stessa sia nella specifica norma di prodotto sia nelle istruzioni d’uso. Questo concetto sarà ripreso nell’esporre le significative modifiche introdotte nella parte 7 della norma in oggetto.
Sono stati indicati alcuni esempi di servizio di sicurezza, non esplicitato nella precedente edizione: impianti di illuminazione antipanico, pompe antincendio, ascensori di soccorso antincendio, sistemi di ventilazione per estrazioni fumi.

Parte 3 – Caratteristiche generali

Un punto rilevante riguarda la compatibilità elettromagnetica, infatti, in un articolo si afferma che ”….Il progettista ed il costruttore degli impianti elettrici devono tenere conto delle misure di riduzione dell’effetto dei disturbi provocati dalle interferenze elettromagnetiche” Queste misure sono oggetto di un nuovo specifico Allegato della Parte 4.
Sono riportati per una migliore comprensione della materia, i vari schemi elettrici sia per impianti in corrente alternata sia per impianti in corrente continua: la figura 1 riguarda alcuni degli schemi adottati.

Figura 1 - Circuito monofase bipolare in corrente alternata (A); Circuiti monofase tripolari in corrente alternata (B); Circuito tripolare in corrente continua (C);
Figura 1 – Circuito monofase bipolare in corrente alternata (A); Circuiti monofase tripolari in corrente alternata (B); Circuito tripolare in corrente continua (C);
Parte 4 – Prescrizioni per la sicurezza

In questo fascicolo il già citato Allegato sulle interferenze elettromagnetiche fa la parte del leone per le raccomandazioni che fornisce e destinate a ridurre i disturbi elettromagnetici, in particolare per la salvaguardia del funzionamenti di apparecchi per la tecnologia delle comunicazioni e informazioni.
E’ ovviamente difficile sintetizzare numerose pagine sull’argomento in poche righe: vediamo i concetti significativi.
Le interferenze elettromagnetiche possono danneggiare o disturbare le apparecchiature per la tecnologia delle informazioni, per la trasmissione dei segnali di comando e controllo e per altri sistemi; queste interferenze si manifestano in presenza di conduttori che formano spire o le condutture di potenza percorrono percorsi paralleli con quelle di segnale. Perché si possano ridurre i fenomeni di cui sopra, nella norma si forniscono raccomandazioni sugli accorgimenti per i progettisti. Tra le sorgenti che sono potenzialmente fonte di interferenza si segnalano i motori elettrici, le saldatrici, le lampade fluorescenti nonché i dispositivi di interruzione. La norma, a fronte dell’installazione di queste apparecchiature, indica un lungo elenco di misure da adottare per ridurre le emissioni in oggetto.
Nella edizione attualmente in vigore, ma anche nelle precedenti, la Norma CEI 64-8 fissava alcune raccomandazioni riguardo l’utilizzo del dispositivo di misura dell’ente distributore di energia che poteva essere scelto dal progettista come dispositivo di protezione dei montanti degli edifici, anche quelli elettronici di ultima generazione introdotti da un ente fornitore di energia.
Questa parte è stata tolta nella nuova norma perchè è cambiato lo scenario in seguito alla pubblicazione della Norma CEI 0-21 sulle regole di connessione degli utenti di bassa tensione. Per l’esecuzione dei montanti degli edifici residenziali, si fa un rimando completo alle nuove sulle regole di connessione degli utenti in bassa tensione nella norma citata.
In particolare nel capitolo dedicato agli impianti di utenza la Norma CEI 0-21 indica le prescrizioni di sicurezza per questo particolare problema; tra l’altro, in essa, sono citati importanti articoli della Norma CEI 64-8.

Parte 5 – Scelta dei componenti

Le correnti armoniche e gli impianti di terra sono i soggetti principali che apportano le modifiche più significative di questa parte della norma, senza nulla togliere di importanza ad altri argomenti che segnaleremo.
La parte relativa alle correnti armoniche è rafforzata da alcune integrazioni ad articoli esistenti e soprattutto da uno specifico allegato normativo, completo di esempi di calcolo delle sezioni dei cavi percorsi da correnti con armoniche particolari.
Particolare attenzione deve essere posta agli effetti delle correnti armoniche, in particolare la terza e i suoi
multipli, riguardo il dimensionamento del conduttore di neutro e la norma prescrive che: “Se il tasso di
terza armonica di ordine multiplo di tre è maggiore del 15 %, la sezione del conduttore neutro non deve
essere minore di quella del conduttore di fase..….”. L’allegato sulle correnti armoniche entra in modo più specifico su questo aspetto fornendo anche tre esempi di calcolo della sezione del neutro, eseguito in base al tasso di contenuto della terza armonica.
La Tabella 1 allegata riporta i coefficienti da introdurre per il calcolo delle sezioni.

Tabella 1- Fattori di riduzione della portata dei cavi  per la presenza di armoniche
Tabella 1- Fattori di riduzione della portata dei cavi per la presenza di armoniche

Gli impianti di terra, oltre ad aggiornamenti degli  articoli esistenti, vedono due allegati informativi, uno relativo   alla installazione di terre di fondazione, concetto introdotto nella norma nella sua variante 2 del 2009, e il secondo alla esecuzione dei dispersori.

E’ noto che la realizzazione di una terra di fondazione durante la costruzione dell’edificio può essere una soluzione economica per ottenere un buon dispersore di lunga durata, dispersore che viene “onorato” da un allegato specifico nella nuova edizione della Norma CEI 64-8.
In sintesi l’allegato tratta della resistività del suolo e come cambia a seconda della tipologia del suolo stesso, delle caratteristiche e della posa dei dispersori  intenzionali, nonché dell’utilizzo dei ferri di armatura del cemento armato come dispersore.
La nuova Parte 5 illustra in dettaglio, rispetto all’edizione precedente,  quando gli interruttori differenziali di tipo AC, di tipo A e di tipo B sono adatti a svolgere al meglio la funzione che sono chiamati a svolgere, in dipendenza dal tipo di forma d’onda della corrente che circola in un circuito elettrico.
Novità anche per le prescrizioni relative agli impianti di sicurezza: gli apparecchi di illuminazione lungo le vie di esodo (più lunghe di 20 m) devono essere installati alternativamente e su almeno due circuiti separati. Inoltre, la perdita dell’alimentazione ordinaria in una zona deve attivare automaticamente l’illuminazione di sicurezza (SE) almeno in quella zona.
Sono due prescrizioni nuove ma che, almeno quella dell’alternanza degli apparecchi di illuminazione, rappresentano una prassi installativa comune.
Risulta aggiornata con le nuove norme di protezione contro i fulmini, la serie CEI EN 62305 del 2011 la Sezione 534 dedicata alla scelta dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni, gli SPD.
Per facilitare la scelta degli apparecchi di illuminazione, è stata ampliata la tabella relativa alle caratteristiche e ai simboli che permettono di riconoscere i vari apparecchi. Questa tabella è allineata con le norme del CT 34, che si occupa delle norme di costruzione degli apparecchi di illuminazione.

Parte 6 – Verifiche

La sola modifica introdotta rende congruente quanto si prescrive circa la periodicità delle verifiche con la periodicità richiesta dalla legislazione vigente, in particolare le verifiche periodiche vengono prescritte ogni 5 anni per gli ambienti ordinari e ogni 2 anni per gli ambienti a maggior rischio. Del tutto simile ai disposti del DLgs 462/01 sulle verifiche degli impianti di terra, delle scariche atmosferiche e dei luoghi con pericolo di esplosione.

Parte 7 – Ambienti particolari

Numerose le novità introdotte in questa parte; segnaliamo quelle significative. Si indicano, per la sezione dedicata agli impianti elettrici per bagni  e docce, quali apparecchi possono essere installati nelle zone o, 1 o 2 di questi locali, a condizione che siano oggetto di una specifica normativa di prodotto. In particolare possono essere installate le docce multifunzione in zona 0 perché la sua norma di costruzione specifica lo ammette, come pure lo possono essere le pareti radianti.
Sono decisioni queste prese dal CT 64 che, a fronte di precise norme  di sicurezza, per esempio la Norma CEI EN 60335-2-105 sulla docce multifunzione, prende atto di prodotti la cui costruzione garantisce la sicurezza a chi li utilizza in ambiente pericolosi aventi un elevato rischio  elettrico.
Novità anche per alcune prescrizioni tecniche relative alla installazione dei dispositivi di protezione da installare nelle zone in cui sono suddivise le piscine.
Completamente nuova ed attesa,  la Sezione (709 ) dedicata agli impianti elettrici per le darsene e destinati ad alimentare le imbarcazioni da diporto. Le prescrizioni per ridurre gli effetti degli spruzzi d’acqua, delle sostanze corrosive e degli urti sono gli aspetti qualificanti della Sezione, mentre per la protezione contro i contatti elettrici, si hanno prescrizioni simili a quelle per la piazzole dei campeggi per caravan e camper.
Nuova la Sezione (729) dedicata ai passaggi di servizio e per lavori di manutenzione nei locali dove sono installate apparecchiature elettriche. Particolarmente qualificanti le indicazioni sulla installazione di tali apparecchiature per evitare che le stesse siano di intralcio in caso di evacuazione per pericoli in corso.
Le prescrizioni contenute in questa Sezione si applicano alla protezione contro i contatti diretti e ad altri aspetti per i locali accessibili solo a personale addestrato, in cui sono presenti  apparecchiature di manovra e di comando nei passaggi di servizio e di manutenzione. La figura 2 seguente illustra un esempio con le distanze per i passaggi di servizio.

Figura 2 - Distanze di sicurezza in caso di protezione mediante barriere o involucri
Figura 2 – Distanze di sicurezza in caso di protezione mediante barriere o involucri

Questa Sezione affronta anche le problematiche dell’evacuazione del personale in presenza di pericolo: attenzione viene dedicata alle modalità di installazione delle apparecchiature elettriche presenti, che non devono creare ostacolo al percorso di deflusso delle persone interessate all’evacuazione. La figura 3 mette in evidenza questo aspetto.

Figura 3 - Larghezza minima in caso di evacuazione 1) Interruttore in posizione di sezionamento 2) Maniglie
Figura 3 – Larghezza minima in caso di evacuazione 1) Interruttore in posizione di sezionamento 2) Maniglie

Anche la Sezione 751 relativa agli ambienti a maggior rischio in caso di incendio è stata oggetto di modifiche, sempre con lo scopo di renderla congruente con la legislazione nazionale di prevenzione incendi in vigore: sono state inserite nuove definizioni di carico d’incendio e compartimento antincendio.
Questa Sezione è resa omogenea con le disposizioni dei Vigili del Fuoco in materia di valutazione del rischio da incendio; in particolare, come aiuto a progettisti ed installatori, gli ambienti coperti dalla Sezione 751 sono considerati  aventi un rischio di incendio medio, secondo le modalità previste dai decreti antincendio.
E’ stato inserito l’elenco della  attività soggette al controllo di prevenzione incendi che, si sono ridotte a  80, contro le precedenti 96,  in base al  nuovo decreto 151/2011 dei Vigili del Fuoco. Novità anche per l’installazione delle condutture negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio, infatti, possono essere installate le passerelle porta cavi forate e non forate perché sono state classificate, con decisione del comitato tecnico competente, simili ai tubi protettivi e ai canali in cui possono essere installati cavi unipolari o multipolari senza conduttore di protezione.
Si segnala che il contenuto dell’Allegato A della Variante 3:2011 alla Norma CEI 64-8 edizione 2007,  è stata  incorporata nella parte 3 della Norma CEI 64-8, nel nuovo Capitolo 37 “Ambienti residenziali. Prestazioni dell’impianto”. Questo testo ha subito leggere modifiche  di aggiornamento e precisazioni dovuti in particolare  a quesiti pervenuti  al CEI a seguito della sua pubblicazione .

Conclusioni

L’aspetto più qualificante  da segnalare, oltre l’ovvia la necessità di adeguare la Norma CEI 64-8 ai documenti normativi europei , è il fatto che la norma  si è evoluta con la tecnologia e ha tenuto conto delle istanze degli operatori del settore, aggiungendo prescrizioni o precisazioni necessarie per renderla applicabile a tipologie sempre più vaste di impianti, garantendo sempre un livello di sicurezza adeguato affinchè costituisca sempre il  riferimento della “regola dell’arte” nazionale in materia di impianti elettrici.

Norma CEI 64-8 – Variante V1, l’evoluzione continua

Non si è ancora spento l’eco sulla pubblicazione della nuova edizione 2012 della Norma CEI 64-8 che è già pronta una variante ad essa; variante nata non dalla cattiveria del normatore ma da una precisa esigenza tecnica.
Questa variante contiene due importanti nuove Sezioni: la 442 relativa alla protezione degli impianti di bassa tensione contro i guasti negli impianti di alta e media tensione e la terra. Prima di questa variante la materia era rimandata alla Norma CEI 11-1, tuttavia, la pubblicazione delle due nuove norme CEI 99-2 e CEI 99-3 ha cambiato lo scenario e si è reso opportuno l’introduzione di questa nuova Sezione. Questa sezione deriva, sia pure con modifiche importanti, dal documento di armonizzazione CENELEC HD 60364-4-442.
Di grande rilevanza è l’altra nuova sezione riportata nella variante: si tratta della Sezione 722 dedicata all’alimentazione dei veicoli elettrici a due e quattro ruote. E’ evidente l’importanza di questa sezione tenendo conto del costante aumento dell’utilizzazione di veicoli a propulsione elettrica. La sezione riguarda le prescrizioni da adottare per garantire la sicurezza elettrica a quanti si appresteranno a caricare il proprio veicolo elettrico.
Questa variante è in Inchiesta Pubblica come progetto C.1113 con scadenza per eventuali commenti fissata all’8 marzo 2013.
La pubblicazione di una norma nuova, soprattutto della “mole” della 64-8, sono inevitabili inesattezze e incongruenze nella stesura; per ovviare a queste è in pubblicazione un fascicolo di Errata Corrige alla Norma CEI 64-8.

Ing. Giuseppe Bosisio
Coordinatore delle Attività dei Comitati Tecnici del CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano

Il progetto di Norma 1113