Volendo istallare un impianto fotovoltaico a isola mantenedo come emergenza la rete e istallando i dovuti interblocchi, quali regole bisogna seguire?
Leone Frigolorpe
Sull’argomento c’è molta confusione dovuta all’evoluzione normativa in atto per le comunità energetiche. Ad ogni modo, per il caso da lei indicato le ricordiamo che le connessioni alla rete di distribuzione degli impianti di produzione sono disciplinate dalla Delibera ARG/elt 99/08 (TICA) dell’ARERA e regolamentate dalle regole tecniche di connessione, Norme CEI 0-16 (MT) e CEI 0-21 (BT). Nel caso di connessione alla rete di trasmissione nazionale, invece, si applicano le regole tecniche del Codice di Rete della società TERNA.
Per quanto riguarda la connessione alla rete, il TICA definisce una procedura in cui sono definiti tempi, modi e costi per l’attivazione dell’impianto di produzione. Allo stato attuale, pertanto, un impianto di produzione può essere connesso alla rete oppure funzionare in isola.
Se l’impianto è collegato alla rete, ma non immette energia elettrica perché l’autoconsuma tutta, dovrà comunque attivare le procedure previste dal TICA, in quanto potrà prelevare dalla rete “in emergenza” solo se la connessione è stata attivata e per solo per il valore di potenza richiesta in fase di richiesta. Alla connessione, come detto, si applicano le regole tecniche di connessione (in tal caso si faccia riferimento all’articolo 8.4 della Norma CEI 0-21).
Se, invece, l’impianto non è connesso alla rete elettrica, ahimè, “l’emergenza” potrà essere garantita solo localmente, installando un sistema di accumulo.