Con il DM 24.11.2021 sono state apportate modifiche per quanto riguarda l’impiego di cavi nei luoghi soggetti ai VV.F. In particolare è richiesta la prestazione d1 a condizione che vengano installati in maniera da prevenire il gocciolamento in caso di incendio. Questo può negli impianti ad uso produttivo solleva a mio avviso un problema in quanto solitamente per sfruttare la portata dei cavi questi vengono posati su griglie metalliche o passerelle asolate o addirittura scalette. Ciò dal gennaio 2022 non è più possibile a meno che la struttura non sia dotata di impianto rivelazione incendio con grado di prestazione III. Dovremo così impiegare canalizzazioni a fondo chiuso, diminuendi così la portata dei cavi con un maggior onere installativo. Non mi sembra una buona idea e gradirei il vs commento.
Manlio Balatresi
La “Tabella S.1-8 Classificazioni in gruppo di materiali per impianti”, pubblicata nel “Testo coordinato del DM 03 agosto 2015 “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 – (Codice di Prevenzione Incendi) nella Sezione S – Strategia Antincendio Capitolo S.1 Reazione al fuoco, che si riporta di seguito:
Viene sostituta nelle ultime tre righe dalla Tabella riportata a pag. 19 della Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 287 del 2.12.2021 “Modifiche all’allegato 1 del decreto del Ministro dell’interno 3 agosto 2015”, cosi come di seguito:
Nello specifico la classe di reazione al fumo dei cavi per energia, controllo e comunicazioni:
– nel gruppo di materiali GM1 è B2ca-s1,d0,a1
– nel gruppo di materiali GM2 è Cca- s1,d0,a2
– nel gruppo di materiali GM3 è Cca-s3,d1,a3
Nella nota 3 alla Tabella viene specificato che la classificazione aggiuntiva relativa al gocciolamento d0 può essere declassata a d1 in presenza di IRAI di livello di prestazione III oppure qualora la condizione d’uso finale sia tale da impedire fisicamente il gocciolamento (ad esempio posa a pavimento, posa in canalizzazione non forate, posa su controsoffitti non forati).
Inoltre, in sostituzione dei cavi Cca-s3,d1,a3 possono essere installati cavi con classificazione Eca in presenza di IRAI di livello di prestazione III oppure in caso di posa singola.
Pertanto, se le condizioni di installazione prevedono l’utilizzo di cavi per energia, controllo e comunicazioni con le classi di reazione al fuoco indicate per ciascun gruppo di materiali dovranno essere rispettate le classi indicate, in particolare per la classificazione relativa al gocciolamento d0 in presenza di passerelle forate o di controsoffitti forati.
Solo in caso di utilizzo di un cavo con classificazione al gocciolamento d1 dovranno essere presi i provvedimenti integrativi ovvero l’installazione di IRAI di livello di prestazione III oppure la posa dei cavi in condizioni che impediscano il gocciolamento (canali non forati, etc.).
Ad una attenta lettura nel Decreto e nei successivi aggiornamenti non è presente nessuna prescrizione secondo la quale non si possano utilizzare griglie o passerelle asolate, bensì che in caso di rischi di propagazione dell’incendio dovuto a cavi in condizioni di posa specifiche la classificazione relativa al gocciolamento di parti incandescenti deve essere d1 in presenza di canali o controsoffitti forati. In assenza di cavi con detta classificazione dovranno essere adottati i provvedimenti alternativi indicati.
Si ricorda che la classe di reazione al fuoco dei singoli materiali deve essere indicata dal progettista della prevenzione incendi, di concerto con il progettista degli impianti elettrici, dopo specifica valutazione del rischio che consideri la tipologia dei luoghi (ad esempio vie di fuga), il carico d’incendio e la tipologia di materiale depositato nei luoghi di installazione, i gruppi di materiali ammessi per gli impianti, le condizioni di posa, la tipologia e classificazione dei cavi.
Si riportano i livelli di prestazione degli impianti IRAI così come classificati nella Tabella S.7-1 del Testo coordinato dell’allegato I del DM 3 agosto 2015 “Codice di prevenzione incendi” .
Pertanto qualora, di concerto con il progettista della prevenzione incendi, sia da prescrivere una classe di reazione al fuoco dei cavi che preveda il requisito del gocciolamento pari a d0 dovranno essere utilizzati cavi con caratteristiche adeguate. Qualora non possibile questa scelta sono da adottare le prescrizioni indicate nella legislazione e nella normativa tecnica per permettere l’installazione di cavi con il requisito del gocciolamento d1 (assenza di gocce/particelle ardenti persistenti oltre i 10 secondi entro 1200 secondi), sempre che detto requisito sia comunque compatibile con le condizioni di posa e le caratteristiche di infiammabilità degli eventuali materiali depositati sotto le vie cavi.