La nuova frontiera per la produzione da fonti rinnovabili è l’installazione di impianti fotovoltaici che consentano di preservare la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale sul sito di installazione, garantendo, al contempo la produzione di energia. Allo scopo di aggiornare i professionisti circa l’opportunità, un apposito gruppo di lavoro al Ministero della Transizione Ecologica ha emanato una guida gratuita, destinata a tutti gli operatori del settore, per identificare le caratteristiche che deve possedere un impianto per essere definito “agrivoltaico”, e più in generale, per aggiornare circa i meccanismi di incentivazione individuati all’interno del PNRR.
Il documento, prodotto nell’ambito del dipartimento dell’energia al MITE, è stato realizzato da un gruppo di lavoro composto da:
– CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria;
– GSE – Gestore dei servizi energetici S.p.A.;
– ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile;
– RSE – Ricerca sul sistema energetico S.p.A.
Il lavoro prodotto ha, dunque, lo scopo di chiarire quali sono le caratteristiche minime e i requisiti che un impianto fotovoltaico dovrebbe possedere per essere definito agrivoltaico, sia per ciò che riguarda gli impianti più avanzati, che possono accedere agli incentivi PNRR, sia per ciò che concerne le altre tipologie di impianti agrivoltaici, che possono comunque garantire un’interazione più sostenibile fra produzione energetica e produzione agricola.
Il documento è scaricabile dal sito del Ministero QUI.