Dallo stato del neutro (isolato o a terra) dipende sia la scelta dei dispositivi di protezione che la continuità del servizio. Quale è in Italia la scelta della messa a terra del neutro per quanto riguarda la bassa tensione, la media tensione e l’alta tensione?
Vi è una giustificazione a tali scelte?
Francesco Tufano
Nei sistemi ad alta tensione 220-380 kV il neutro non è distribuito ed è collegato direttamente a terra, così come per le tensioni 120-150 kV (reti di subtrasmissione) ma per questi valori non in tutte le condizioni di rete. Il collegamento a terra del neutro permette il dimensionamento degli isolamenti verso terra sul valore dalla tensione stellata, con i relativi risparmi nella costruzione delle apparecchiature in rapporto alla tensione concatenata. Con il neutro collegato direttamente a terra il valore della corrente monofase di guasto a terra del sistema, limitata dalla impedenza della linea e dalla resistenza di terra della cabina primaria, è della stessa grandezza della corrente di corto circuito.
Nei sistemi di distribuzione in media tensione 9-35 kV sino alla fine degli anni ’90 lo stato del neutro era isolato da terra con elevate correnti di guasto monofase a terra di tipo capacitivo. La corrente di guasto a terra aumenta con la capacità della rete verso terra, ovvero con l’estensione della rete e con la presenza di cavi interrati.
Con gli anni 2000 l’esercizio delle reti in media tensione è passato a “neutro compensato” (vedasi Regola tecnica DK5600 del marzo 2004), ovvero mediante “bobina di Petersen” che collega il neutro a terra. Questo tipo di collegamento del neutro permette riduzioni significative della correte di guasto monofase a terra e consente di utilizzare protezione di terra direzionali wattmetriche con la riduzione del numero di interruzioni sulla linea, la semplificazione del dimensionamento degli impianti di terra, la riduzione delle sollecitazioni termiche sugli schermi e sulle giunzioni dei cavi.
La rete di distribuzione in bassa tensione 230-400 V del Distributore è gestita con neutro direttamente collegato a terra. Il neutro viene distribuito e vi è il divieto di impiegare il neutro come conduttore di protezione e di collegare il neutro del Distributore alla terra di protezione dell’impianto di utenza. Il sistema elettrico impiegato è TT, così come definito dalla Norma CEI 64-8/3 Art. 312.2.2. (vedasi anche Norma CEI 0-21 Art. 5.1.2).
La scelta del sistema TT, risalente alla nazionalizzazione degli anni ’60, è stata motivata da criteri a garanzia della sicurezza degli utenti e da ragioni commerciali.