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~DBuongiorno, sto rifacendo da zero l’impianto elettrico di un appartamento realizzato negli anni ’60. Tralasciando il problema di applicazione del capitolo 37 della 64-8, che mi sta creando non pochi problemi, mi è sorto il seguente dubbio per cui mi rivolgo a voi:
Devo realizzare i collegamenti equipotenziali supplementari del bagno (nell’impianto esistente non erano realizzati, infatti il mio incarico l’ho ricevuto perchè il proprietario sentiva la scossa quando toccava i rubinetti), ma tutto il locale bagno è rivestito di marmo (lastre da 100*50 cm) per cui non è possibile (o è assai rischioso) fare nuove tracce. Quindi. E’ possibile realizzare i collegamenti all’esterno del locale? Potrei risolvere tutto mettendo una scatola dal lato della cucina adiacente (riesco ad intercettare tutti i tubi, perchè ho il cavedio vicinissimo e anche la caldaia è vicina come può vedere dalla planimetria che allego). 

Mario Antonio Rovelli via form

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~RLa soluzione da Lei prospettata è sicuramente accettabile, anche in virtù del commento all’articolo 710.413.1.2 della Norma CEI 64-8:

701.413.1.2
Informazioni relative all’applicazione del collegamento equipotenziale supplementare nelle diverse Sezioni di questa Parte 7 sono fornite nel 413.1.2.2.3.
Le tubazioni metalliche è sufficiente che siano collegate vicino all’ingresso dei locali da bagno (all’interno o all’esterno). Una vasca da bagno non è in genere in contatto con i ferri del cemento armato; non essendo una massa estranea non deve essere quindi collegata al collegamento equipotenziale supplementare.
La prescrizione dell’articolo 543.3.2 viene interpretata nel senso che non è necessario che siano accessibili le connessioni dei conduttori equipotenziali supplementari alle tubazioni metalliche all’ingresso dei locali da bagno. Nei locali da bagno i pavimenti non isolanti (ma non metallici) non sono da considerare masse estranee.
La sezione di questi conduttori equipotenziali supplementari deve essere in accordo con l’articolo 543.1.3.
Nel seguito si forniscono esempi di possibili masse estranee:
• parti metalliche dei sistemi di alimentazione idrico e dei sistemi di acque reflue;
• parti metalliche dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento;
• parti metalliche dei sistemi di alimentazione gas;
• parti metalliche accessibili della struttura.