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Assumersi la responsabilità dell’ambiente e della società in cui viviamo, così come di catene di approvvigionamento eque, pratiche aziendali sostenibili e trasparenza: in Rittal questo principio d’azione è radicato saldamente, non solo nei principi aziendali. È un tema chiave per l’azienda a conduzione familiare che opera a livello globale. Dopo aver recentemente ricevuto il titolo di “Fabbrica dell’Anno 2025”, che riconosce lo stabilimento di Haiger come uno degli impianti produttivi più moderni al mondo grazie alla sua produzione altamente digitalizzata ed efficiente, ora Rittal si colloca anche tra il 5% delle aziende leader a livello mondiale in termini di sostenibilità.

Costantemente sostenibile

Questo impegno è ora certificato con la Medaglia d’Oro EcoVadis, una valutazione basata su standard internazionali di sostenibilità quali i dieci principi del Global Compact delle Nazioni Unite, le convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), lo standard Global Reporting Initiative (GRI) e lo standard ISO 26000. È la prova di una gestione della sostenibilità a livello internazionale coerente e della trasparenza della catena di approvvigionamento.  Ecovadis valuta le aziende in quattro aree chiave: ambiente, pratiche lavorative e diritti umani, etica e acquisti sostenibili. Rittal ha riportato incrementi significativi in ogni categoria

Miglioramenti decisivi

Numerosi motivi hanno contribuito all’alto posizionamento in classifica: per prima cosa, Rittal ha ottimizzato la gestione internazionale delle emissioni, incluso il calcolo dei dati sulle emissioni di CO₂. Sono stati realizzati numerosi progetti per aumentare l’efficienza energetica, inclusa una significativa riduzione delle temperature negli impianti di verniciatura. Solo nel 2024, questo ha portato a un risparmio di diversi milioni di kWh di energia. Inoltre, Rittal ha introdotto il Product Carbon Footprint (PCF) per molti dei suoi prodotti. I clienti possono ora visualizzare direttamente i valori delle emissioni online. I prodotti stessi sono diventati più efficienti dal punto di vista energetico: i sistemi di climatizzazione Blue e+ riducono il consumo energetico fino al 75% e permettono di risparmiare circa una tonnellata di CO₂ per dispositivo all’anno, quanto un faggio può assorbire in 80 anni.