
“Plastic, not so fantastic”, che potremmo tradurre “La plastica non è poi così fantastica”. Così titola un video promosso su YouTube dall’UN Environment Programme in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2025, proclamata per la prima volta nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e celebrata ogni 5 giugno. Tema di quest’anno: la necessità di sensibilizzare le persone sull’urgenza di combattere l’inquinamento derivante dalla plastica. Un tema attuale e strettamente collegato con quello del riciclo delle materie prime, che peraltro iniziano a scarseggiare sul nostro Pianeta.
Ecco perché Ecolamp – Consorzio Nazionale dedito alla raccolta e al trattamento delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche giunte a fine vita (RAEE) – ha voluto diffondere oggi il suo bilancio di massa, che quantifica il recupero di materie prime e la valorizzazione energetica dei RAEE (R4 e R5) gestiti nel corso del 2024.
Con R4 si intendono piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo quali ferri da stiro, ventilatori, cellulari, apparecchi elettronici o digitali, apparecchi di illuminazione, pannelli fotovoltaici, etc. Nel 2024 Ecolamp ha recuperato oltre il 95 % di questa tipologia di RAEE di cui l’83% in materie prime seconde e il 12% in energia, con un’incidenza della componente plastica di ben il 31%.
Per quanto riguarda invece gli R5 – ovvero tutte le sorgenti luminose tra cui tubi fluorescenti, lampade a scarica ad alta intensità, lampade a Led – il recupero è stato del 97%, di cui il 86,5% per ciò che concerne le materie prime seconde e il 10,5% di valorizzazione energetica. Tra i materiali recuperati, il 74% è vetro, quasi il 10% plastica e il 7% metalli.
“Nella giornata dedicata all’ambiente credo sia ancora più significativo evidenziare il contributo proveniente da una corretta gestione dei RAEE – Commenta Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp. Dal trattamento di questa categoria di rifiuti, infatti, si riesce ad ottenere un recupero, tra materia ed energia, che da anni supera abbondantemente il 90 per cento. Tra le materie ottenute troviamo vetro, metalli, ma anche molta plastica. È importante quindi ricordare che il rifiuto gestito a norma permette di ridurre l’inquinamento e di ottenere materie prime utili a realizzare un’economia di tipo circolare”.