Buongiorno, gradirei un vs chiarimento in merito al dimensionamento degli avvisatori acustici per un impianto IRAI da realizzare. Volendo utilizzare la tabella del prospetto 22 della UNI 9795 non capisco cosa significa la dizione ivi indicata seguente: “se il dispositivo acustico da 1W/m= 94dbA lavora a 5W”. Nelle schede tecniche di vari avvisatori mi sembra sia riportata solo l’indicazione dei valori di dB ad 1 m senza indicarne la potenza, quindi non è possibile utilizzare la tabella del suddetto prospetto 22. Ringrazio anticipatamente per il chiarimento che vorrete darmi.
Per. Ind. Manlio Balatresi
Il prospetto 22 a pag. 72 della UNI 9795 è da leggersi in rapporto al prospetto 23 e alle figure 44, 45, 46 e 47 alle pagine 73,74 e 75.
Ovvero si tratta di determinare, in fase di progettazione dell’impianto, il livello di pressione sonora (SPL) in ambiente considerando il livello di rumore ambientale di sottofondo (Lp) (vedasi prospetto 24 pag. 76-77). Ad ogni livello di pressione sonora convenzionale 1W a 1 metro si hanno 94 dB e per converso dai dB indicati nei fogli tecnici è desumibile la potenza in W riferita alla pressione sonora sempre riferita ad 1 metro di distanza dalla sorgente.
Aumentando la potenza del dispositivo da 1 a 5 Watt si avrà l’aumento di 7 dB (come da tabella) che porterà la pressione sonora a 101 dB.
Questo valore, come gli altri imputati ai dispositivi ed indicati nei fogli tecnici, sono da pesare in rapporto alla distanza dalla sorgente dal soggetto ricevente. Ovvero quintuplicare la potenza del dispositivo non significa quintuplicare il livello di pressione sonora ma aumentarlo di 7 dB.
Il valore di 101 dB dovrà essere quindi pesato in rapporto alla distanza con i fattori di riduzione indicati nel prospetto 23 a pag.73.
L’esame della figura 45 chiarisce il concetto che si basa sul rapporto logaritmico tra grandezze secondo la nota relazione: dB =10*log M/R.
La figura 46 rappresenta la configurazione pratica di detta relazione in quanto due dispositivi aventi medesima pressione sonora non avranno quale risultato la somma algebrica delle loro singole potenze sonore ma solo l’aumento di 3 dB in rapporto alle attenuazioni della distanza.
