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Il Consiglio Europeo ha approvato le nuove regole per la realizzazione delle grandi reti energetiche, con l’obiettivo di accelerarne la costruzione delle infrastrutture.
Con il regolamento adottato oggi i tempi per ricevere le autorizzazioni saranno ridotti al massimo a 3 anni e mezzo, e i costi amministrativi tagliati del 30% per i promotori.
A beneficiare delle nuove norme saranno solo quei progetti infrastrutturali ”chiave” e ”di interesse comune”, che coinvolgono almeno due stati membri e che rientrano nei 12 corridoi energetici prioritari identificati da Bruxelles. Questi potranno anche beneficiare dei fondi stanziati dall’Europa attraverso la Connecting Europe Facility (che dispone di circa 50 miliardi per il periodo 2015-2020, di cui oltre nove per le reti energetiche).
La Commissione Ue dovra’ fornire una prima selezione di progetti entro il 31 luglio. Al momento questi sono ancora in fase di identificazione da parte degli stati membri interessati, raccolti in gruppi di lavoro regionali in base ai corridoi.
Le interconnessioni suscettibili di selezione da parte Bruxelles per il nostro Paese sono in particolare quelle per la rete elettrica di interscambio Italia-Francia e Italia-Slovenia.
Secondo Guenther Oettinger “L’OK formale del Consiglio Ue, che fa seguito a quello dell’Europarlamento, è davvero una svolta e dara’ una grande spinta per la realizzazione di infrastrutture necessarie, di cui beneficeranno sia consumatori che imprese”.